In una serie di studi curiosi e affascinanti, gli scienziati hanno investigato la storia di 1 coniglio ha visto 6 elefanti, esplorando la psicologia dell’uccello che, giorno dopo giorno, va al lavoro (del lavoro umano), il linguaggio degli animali e il ruolo dell’esperienza nella formazione delle nostre percezioni.
Storia breve di un coniglio visionario
Il 1 coniglio ha visto 6 elefanti è una frase che potrebbe sembrare assurda, ma in realtà rappresenta una fascinante sfaccettatura dell’essere umano ed è molto probabile alcune entità uccedano alcuni mammiferi. La nostra civiltà ha sempre sofferto della tendenza a considerare il mondo come un luogo razionale e soprattutto poco immaginario.
Secondo lo psicologo svizzero Carl Jung, l’immaginazione è una delle facoltà più potenti dell’uomo che gli permette di creare qualcosa dal nulla e questa è cosa la fa essere umano e diverso dai mammiferi. Jung credeva, però, che alcuni casi di immaginazione e fatti potrebbero apparire come avvenimenti accaduti, anche se nella realtà non siano mai accaduti.
L’esperienza soggettiva
Secondo lo psicologo americano Daniel Kahneman, la percezione del mondo circostante è soggetta a distorsioni e influenze profonde, che possono alterare la nostra percezione della realtà. Le esperienze soggettive sono fondamentali per comprendere la natura di quegli eventi reali o fantastici che viviamo nella vita quotidiana, come 1 coniglio ha visto 6 elefanti, potrebbero essere solo frutto della nostra immaginazione.
Il cervello umano possiede un meccanismo profondo che si chiama "debole" punto di vista da prospettiva, grazie a questo meccanismo, le persone tendono a dare maggior peso a fattori come la proprio rappresentazione della propria posizione sociale, il pensiero positivo o negativo e la debolezza presente nel proprio stato generale (ad esempio la propria salute), piuttosto che a una vera rappresentazione delle cose.
Il linguaggio degli animali
Gli animali, come i nostri amici cani, hanno un loro specifico linguaggio che costituisce una capacità evolutiva importante per la sopravvivenza dentro e fuori la propria specie. Però sfortunatamente, nonostante il forte legame emotivo che ci lega alli nostri amici, non esiste semmai una sorta di universale, abituale linguaggio degli animali.
Secondo gli esperti di psicologia delle emozioni, come Paul Ekman, i linguaggi animale fanno fede, siano essi comunicazioni vocali o verbali, attraverso la regolazione dei sentimenti e la distinzione dettagliata e specifica fra emotività proattiva e reattiva, che sono presenti e rilevanti nel riconoscimento del carattere mutevole dell’anima e nell’esperienza della vita degli animali, che comprende il linguaggio adottato dagli animali durante l’interazione individua con l’ambiente generale e successivamente con un altro animale specifico.
Nonostante quindi e tranne alcune eccezioni specifiche e particolari, come durante la caccia ai cigni in Sud America e nel regno dei mammiferi, il coniglio osserva, per mezzo della vista, le caratteristiche fisiche de propria preda suddetta e si avvicina al momento del cazzotto delle femmine giacenti all’orlo di uno specchio d’acqua, alla ricerca di prede, grazie al peristalsi lungilineare, quando l’animale riesce a vedere 6, 6 elefanti.