La Quaresima è un periodo di riflessione e di purificazione spirituale, nelle Chiese cristiane. Durante questo tempo, i credenti rinunciano al cibo e alle loro abitudini esagerate per concentrarsi sulla loro esistenza e sulla loro umanità. La 1° Domenica di Quaresima è un momento importante per ricominciare e ricaricare, dopo un periodo di ‘abitudini sbagliate’. Questo articolo esplora il significato scientifico di 1 domenica di quaresima anno a, attraverso un approfondimento nel campo della salute digestiva e della fisiologia umana.
La base biologica del digiuno
Prima di esplorare il significato del 1° Domenica di Quaresima, è importante comprendere la base biologica del digiuno e delle modifiche del metabolismo che esso provoca. Il digiuno è un meccanismo naturale che il nostro corpo utilizza per regolare e ristabilire l’equilibrio metabolico. Quando non si mangia, l’organismo entra in una fase di ‘sindrome del digiuno’, durante la quale il corpo rallenta e ottimizza il funzionamento di vari sistemi. Nel corso del digiuno, l’organismo adotta una serie di strategie per salvaguardare l’equilibrio dell’azoto, come l’aumento della produzione di proteasi, l’incremento della proteolisi e della liberazione di sostanze uriche. Questo aumenta la capacità del corpo di riciclare e utilizzare i nutrizionali per funzioni essenziali, consentendo una "ripulsa" dalle residuate tossine e un allineamento corretto con il metabolismo cellulare.
Il corpo in digiuno: adattamento e consunzione di risorse
Durante il digiuno, il corpo comincia a ridurre la produzione di insulina, stimolando la produzione di ormoni come la noradrenalina (NA) e il cortisolo (CS) per aumentare l’utilizzo delle risorse disponibili. Il livello di glucosio nel sangue diminuisce, il corpo inizia a convertire i grassi in energia e i vasi sanguigni diventano più elastici e sensibili al flusso di sangue, aumentando il metabolismo e favorendo lo scambio cellulare. Questo dà origine a una riduzione dell’attivazione degli anticorpi e delle cellule immunitarie, con l’obiettivo di ridurre la risposta infiammatoria infiammatoria. Il corpo quindi inizia a prepararsi per lo stato di ‘consunzione’, che rinvigorirà le cellule e porterà a uno stato di equilibrio interiore.
Il 1° Domenica di Quaresima e la prima settimana del digiuno
La 1° Domenica di Quaresima viene spesso associata al periodo del digiuno, durante il quale gli individui devono astenersi dal cibo dalla domenica sera al lunedì mattina, e al lunedì sera al martedì mattina e così via. Questo drenaggio dei tessuti corporei e delle ghiandole endocrine è imparentato con lo sviluppo dell’esperienza dell’abbandono. Durante questo periodo di digiuno notturno, la cosiddetta "vigilia" fisiologica è affermata, rappresentando la rottura dell’insieme dei processi vitali dell’individualità fisica. L’incremento della preparazione psicofisica consentiva quindi, all’individuo, di rinnovare la sua intimità con il divino.
Un approccio integrato alla salute dell’apparato digerente
Il percorso di digiuno nella 1° Domenica di Quaresima richiede un’approfondita comprensione delle sfide che esso pone. Ipotizzare la capacità dell’organismo di adattamento aumenterà l’efficacia delle conseguenti manipolazioni fisiologiche, protegge cioè l’organismo dal ‘drenaggio’ accelerato di sale e di acqua e lo impedisce da ipocalciuria indotto da insoddisfazione alimentare. L’approccio integrato, quindi, è fondamentale per sostenere gli effetti a lungo termine di digiuno. Un complesso di individui con un diette vegetariana con un minimo di contenuti in fibre di 20 grammi sono in grado di sostenere un periodo di digiuno più lungo, che magari vi consentirà di valutare il corretto profilo metabolico che starete sottoponendo al vostro organismo.
Un regolare consumo di alimenti fermentati aumenta inoltre le mucine strettamente utili alla salubrità digestiva. Questa immagine e qualsiasi altra operazione di autoconservazione dell-organo esatto dell’intero apparato alimentare, durante il digiuno, aiuta in una maggiore sensibilizzazione interna per la trasmissione dei segni sensori fondamentali per regolare il ciclo orario del digiuno presso l’intestino.
Bibliografia
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Il 1° Domenica di Quaresima è un momento importante per riflettere su un apprendimento spirituale personalmente fruttuoso attraverso la tradizionale disciplina dietetica associata: il periodo di astensione, che, con un consumo adeguato di cibi integrali, ci si aspetterebbe porti beneficio per la salute dell’intero sistema digestivo, nonché di un peso importante da sconcertare in attesa di un obiettivo di perdita ponderale, inizialmente di perdita di peso di 2 Kg.
Possiamo così affermare, se il 1° Domenica di Quaresima è un frutto maturo, interamente consumato e quindi ricordato della fase strettamente iniziatico all’interno delle istituzioni religiose; durante il Quaresima, infatti, si svolgono importanti cerimonie di iniziazione dei bambini; tutti quegli alimenti sono, in vista delle prospettive nutrizionali e funziali esplicitate nel testo, in grado di favorire questo naturale imparaggio.