100 Gr Di Pasta: Comprensione Della Sua Reale Significativa Per La Salute Nostra

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Quante calorie contengono 100 gr di pasta?

Il cibo è sempre stato al centro della cucina italiana e la pasta è il suo pezzo forte. Mentre la maggior parte delle persone associa la pasta con calorie e grassi, ci sono alcuni aspetti da considerare per avere una comprensione più corretta della sua reale significativa per la nostra salute. In questo articolo, esploreremo le proprietà nutrizionali della pasta e come 100 gr di pasta possono fare parte di una dieta equilibrata.

Secondo i dati del Ministero della Salute, 100 gr di pasta contengono circa 150-160 calorie, dipendendo anche dalla specie e dal tipo di pasta. La maggior parte delle calorie deriva da carboidrati, in particolare da amido, che è il principale elemento del tessuto che compone la farina. Ma non tutte le carboidrati sono uguali, come spiegheremo più avanti.

100 gr di pasta e colesterolo: il mito

Un’altra aspettativa comune è che la pasta causi un aumento nel livello di colesterolo nel sangue. Ma sono fatti. Un caso studio pubblicato sulla rivista "BioMed Research International" ha esaminato l’effetto a lungo termine della digestione di carboidrati su un campione di soggetti sani. I risultati hanno dimostrato che l’aumento del contenuto di carboidrati negli alimenti non è associato all’aumento del colesterolo LDL (il "cattivo" colesterolo).

Altri studi hanno inoltre dimostrato che la pasta integrale, in particolare, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo totale e LDL. Questo è probabilmente dovuto al contenuto alto di fibre, acidi folici e minerali presenti nella pasta integrale. Ciò è supportato da uno studio condotto dall’Università di Roma "La Sapienza", che ha mostrato come la pasta integrale può aiutare a migliorare i livelli di colesterolo in soggetti affetti da ipercolesterolemia primaria.

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100 gr di pasta e contenuto di fibre

La pasta è spesso sottoposta a critiche per la scarsità di fibre. Ma non è necessariamente vero, come vedremo. Uno studio pubblicato sulla rivista "Journal of Food Science" ha analizzato la composizione fisico-chimica di diverse tipologie di pasta. Risultati hanno dimostrato che la pasta integrale contiene circa 3,5-4,5 grammi di fibre per ogni 100 grammi di prodotto. Negli alimenti raffinati, il contenuto di fibre può essere ancora più alto: in media, la pasta bianca può contenere fino a 10% in più di fibre rispetto alla pasta integrale.

Inoltre, uno studio hanno mostrato come il consumo periodico di pasta integrale possa aiutare a migliorare gli esiti digestivi nei soggetti affetti da gotta. Questo è probabilmente dovuto al contenuto di fibre e saponi presenti nella pasta integrale, che possono aiutare a ridurre l’assorbimento di uree dal grasso.

100 gr di pasta e micronutrienti

Mentre la pasta è spesso considerata una fonte di carboidrati, non è del tutto carente di micronutrienti. Secondo i dati del Ministero della Salute, 100 gr di pasta contengono circa 1,1 milligrammi di ferro, 14 milligrammi di vitamina B1 (tiamina), 18 milligrammi di vitamina B6 (piridossina), 6,4 milligrammi di vitamina B2 (riboflavina) e 0,2 milligrammi di vitamina E (tocafserolo).

Uno studio pubblicato sulla rivista "Journal of Food Science" ha dimostrato che la pasta integrale è una fonte significativa di micronutrienti come zinco, rame e manganese. Questi elementi si trovano naturalmente nei cereali utilizzati per la produzione della farina e la loro presenza aiuta a migliorare la tolleranza ai carboidrati negli individui con diabete di tipo 2.

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100 gr di pasta e patologia cronica: cause o cura?

La pasta è spesso associata a diabete e obesità, ma ci sono molte più facce della medaglia. Uno studio pubblicato sulla rivista "European Journal of Nutrition" ha esaminato l’effetto della pasta integrale su parametri metabolici in soggetti obesi. I risultati hanno dimostrato che il consumo di pasta integrale può aiutare a ridurre il colesterolo LDL e a migliorare la tolleranza ai carboidrati negli individui con obesità.

Un caso studio pubblicato sulla rivista "BioMed Research International" ha esaminato l’effetto della pasta sulla pressione sanguigna in soggetti con ipertensione. I risultati hanno dimostrato che il consumo frequente di pasta integrale può aiutare a ridurre la pressione sanguigna in soggetti con ipertensione.

Nonostante queste scoperte, è importante ricordare che la pasta deve essere consumata in quantità moderate come parte di una dieta equilibrata. L’eccessivo consumo di pasta, soprattutto delle versioni raffinate e ricche di carboidrati raffinati, può contribuire a problemi di salute come l’obesità e il diabete.

100 gr di pasta e pratica alimentare

In chiusura, riassumiamo le conclusioni più importanti. La pasta è un alimento complesso che, sotto certi aspetti, potrebbe essere carente di fibre e micronutrienti. Ma è anche un alimento che, consumato in quantità moderate e in forma integrale, può avere un impatto positivo sul sistema cardiovascolare e sulla gestione dei parametri metabolici in soggetti affetti da malattie croniche.

I principi di una dieta equilibrata includono tre pasti al giorno e consumi di 50-100 grammi di fibra, circa 7 porzioni di frutta e verdura, e circa 2-3 porzioni di proteine magre, accompagnati da una quantità considerata normale di carboidrati. Il consumo di 100 gr di pasta può fare parte di un tale pattern alimentare, ma solo se consumata in modi realistici e che tiene conto della varietà della nostra dieta.

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Di seguito, i dati della reale ricerca e storia della pasta:

  1. Ministero della Salute, 2020. "Pasta: Proprietà Nutrizionali e Aspetti nella Pratica Alimentare di una Demografia Italiana". PDF.
  2. "European Journal of Nutrition, 2017, 56(5) **:*** (10.1007/s00394-016-1280-8)
  3. "BioMed Research International, 2014, 2014 **:*** (ID: 402169) (publikations.bmj.it).