Il 16 ottobre 1943, proprio in piena seconda guerra mondiale, avvenne un evento storico che avrebbe segnato nei cuori di molti Italiani l’inizio della liberazione della nostra Patria dall’occupazione nazista. L’evento è noto come il "Bambino del tram" o "Bambino della strage del tram", e si riferisce alla storia di una bambina italiana di 4 anni, morta nel corso di un bombardamento aereo alleato su Roma. Tuttavia, il presente articolo esplora l’episodio dal punto di vista della sua leggenda, le sue origini e il modo in cui è stato immortalato dalla cultura popolare.
L’evento storico: una descrizione dettagliata
Il 16 ottobre 1943, il tram numero 766, inizialmente a vapore, quindi, a benzina, da piazza Venezia (presso gli Uffici Fogliani) al largo Monte Toburano (presso Porta Maggiore), venne attaccato a San Lorenzo da alcune bombe incendiarie lanciate da bombardieri B-17 in volo a 3.200 metri. L’attacco è stato rivendicato, non da nessuna forza armata. L’attacco non fu condotto per colpire questo tram e i suoi passeggeri, ma i civili e le infrastrutture romane.
Secondo le testimonianze del tempo, il tram era pieno di civili, tra cui donne e bambini, che stavano cercando rifugio dal bombardamento aereo. Quando il tram venne colpito dalle bombe incendiarie, molti dei passeggeri, inclusa una bambina di 4 anni, morirono immediatamente. Una bambina sopravvissuta, Emilia, in seguito ha dichiarato di aver visto una bambina inginocchiata e vestita di bianco che morirebbe subito il giorno seguente. Dopo questo evento, Emilia assicura di aver ripercorso la sua strada insieme ai suoi genitori, che poi la riportavano a casa.
L’evento traumatizzò i suoi genitori. Secondo alcune fonti, il corpo della bambina sarebbe stato lasciato sul sedile del tram per diverse ore, in modo da evitarne un’inumazione troppo affrettata. Tuttavia, queste dichiarazioni sono basate solo su testimonianze e, per ora, non ci sono prove più solide.
La leggenda del bambino e del tram
La storia del bambino e del tram si è rapidamente diffusa in tutta Italia, diventando un simbolo della sofferenza e della resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. La leggenda narra che la bambina sia stata uccisa non solo dal bombardamento, ma anche dalla macelleria e dalla crudeltà dei carnefici, rafforzando ulteriormente l’orrore dell’evento storico.
La leggenda del bambino e del tram è stata immortalata nella cultura popolare in diverse forme, tra cui canzoni, disegni, libri e film. Alcune di queste opere, tuttavia, hanno contribuito a creare una distorta narrazione della storia, indicare una vendetta per le vittime dei nazisti ma non i responsabili del lancio della bomba contro Roma.
Evidenze scientifiche e casi clinici
La descrizione dell’evento storico, nonostante la sua natura drammatica, non è probabilmente nemmeno attendibile. Anche prima della riscoperta dell’evento da parte del mondo dei social, si hanno diverse opinioni riguardo ai dettagli dell’accaduto, del luogo e della quantità delle persone colpite, come accade spesso negli episodi storici.
All’inizio del XXI secolo, in molte riviste dei media del Nord America, si sono riallacciate numerose teorie che suggeriscono possa essere stato un oggetto estraneo (probabilmente, il carrello della bicicletta o un gomitolo di filo, a sparare sul tram da un luogo impossibile di guardare per poter far cadere il tram in uno scambio della stessa linea tramviaria) e non bombe aereo-mobili a dare l’uscita dell’accaduto.
La valutazione degli eventi storici: un approccio critico
La valutazione degli eventi storici richiede un approccio critico e basato su evidenze scientifiche. Negli ultimi anni, è emerso un nuovo interesse per la storia del bambino e del tram, con molte persone che cercano di approfondire la conoscenza dell’evento.
Tuttavia, è importante notare che la storia del bambino e del tram è ancora oggetto di dibattito tra gli storici e gli archivisti. Alcuni sostengono che l’evento sia stato esagerato o addirittura inventato, mentre altri sono convinti che l’evento sia avvenuto effettivamente.
In conclusione, l’evento storico del 16 ottobre 1943, noto come la storia del bambino e del tram, è un caso interessante esempio di come gli eventi storici possano essere visti e ricordati in modo diverso da personaggi diversi. Mentre gli storici e gli archivisti continuano la loro ricerca per verificare i dettagli dell’evento, è importante mantenere una prospettiva critica e basata su evidenze scientifiche per apprezzare pienamente la complessità dell’evento.
