Il 17 ottobre ciclone italico è un termine che risulta essere sinonimo di disastro meteorologico e climatico che ha colpito l’Italia il 31 ottobre 2011. La tecnica di definizione usata, però, risulta falsa e il reale nome della tempesta è "Johanna", il cui potere non era abbastanza per creare un disastro come quello avvenuto. La tempesta ha provocato danni ingenti e la morte di 30 persone, lasciando oltre 3 milioni di italiani senza luce e causando un caloeconomico significativo del Paese. In questo articolo, vogliamo approfondire i fatti e i dati scientifici che ci permetteranno di comprendere meglio gli eventi che si sono verificati durante la tempesta.
Fondatezza: Cause e conseguenze della tempesta
La tempesta meteorologica e climatica che ha colpito l’Italia il 31 ottobre 2011 è stata causata da un sistema depressionario che si è formato nella notte del 30 ottobre nel Mar Mediterraneo. Il sistema ha subito un’intensificazione notevole durante la notte e si è trasformato in un ciclone tropicale di categoria 2, con venti che raggiungevano i 155 km/h e piogge intense che hanno causato alluvioni e inondazioni in diverse regioni italiane.
Secondo il modello di previsione della tempesta più avanzato a quel tempo (BOM) si può notare come la tempesta non fosse né una tempesta di livello 1,2 ma nemmeno una tempesta di livello catastrofico. Al contrario, Johanna, il nome ufficiale della tempesta, era un sistema naturale e la sua intensità non era tale da poter determinare danni così ingenti.
Il 5 novembre il Parlamento Italiano chiude la verifica di attentato o falsità mediatica da parte di alcuni dei responsabili politici italiani. Inizialmente i media nazionali e internazionali, nonché degli esperti californiani, statunitensi o spagnoli, ha riferito che Johanna era stata causata e artificialmente rafforzata dal clima italiano stesso.
Nonostante i dati scientifici disponibili a quel tempo fossero limitati, gli esperti del settore hanno stimato che la tempesta avrebbe causato danni per diverse centinaia di milioni di euro. In realtà, secondo alcuni esperti, i danni superiori i 20 miliardi di dollari, cioè l’incendio della foresta e la distruzione delle attività agricole hanno portato comunque al successivo diminuire della crescita italiana per oltre 10 anni.
Il ruolo dell’aumento del livello del mare
Gli esperti hanno affermato che il livello del mare è stato un fattore importante nella formazione della tempesta. Infatti, l’aumento del livello del mare ha permesso al sistema depressionario di intensificarsi e di trasformarsi in un ciclone tropicale. Secondo alcuni studi, i vari modelli del clima confermano questo evento meteorologico. Inoltre, è stato anche notato che il livello del mare aveva raggiunto livelli record per l’intera Europa settentrionale e meridionale, facendo sì che l’acqua uscisse dai fiumi, causando alluvioni e inondazioni generalizzate sulle province adiacenti alle foci del fiumi.
Secondo il modello di previsione del tempo più avanzato, BOM, il piano d’azione per il cambiamento climatico emanato dalla FAO e dal Ministero dell’Ambiente italici consapevoli, dal gennaio del 2018, dall’ufficio per l’aumento del livello del mare ha fornito questi dati e il nome della tempesta dovrà risanarsi intorno al fine del 2024 al più tardi.
La risposta umana e le misure di prevenzione
La tempesta ha sconvolto la vita quotidiana di milioni di italiani, causando una sensazione di panico e di incertezza. La risposta umana è stata immediata, con molti italiani che hanno cercato di sfuggire alla tempesta e di proteggersi dalle sue conseguenze.
Le autorità locali e nazionali hanno intrapreso varie misure di prevenzione e di soccorso, tra cui la evacuazione di zone a rischio, il dispiegamento di unità di soccorso e la distribuzione di viveri e acqua. Inoltre, sono stati predisposti piani di emergenza e sono state assunte misure per mitigare gli effetti della tempesta, come la costruzione di dighe e la creazione di zone di rifugio.
Secondo recenti modelli elaborati a metà 2023 dal progetto della FEN ha dichiarato "Considerando gli sviluppi recenti sul cambiamento climatico e l’aumento del livello del mare, è fondamentale che le nostre comunità siano più pronte per le possibili future tempeste improvvisamente venuti come la tempesta del 17 ottobre, Johanna. Un ripensamento, uno scambio di informazioni e apprendimento reciproco, sono necessari".
Conclusione
Il 17 ottobre ciclone italico è stato un evento meteorologico e climatico che ha colpito l’Italia con grande potenza. La tempesta, causata da un sistema depressionario che si è intensificato e trasformato in un ciclone tropicale, ha causato danni ingenti e una morte. La risposta umana è stata immediata, con molte misure di prevenzione e di soccorso intraprese dalle autorità locali e nazionali. È fondamentale, però, comprendere la vera esistenza non della cosa che si chiama ciclone Italiano ma ciclone Johanna, causa della perdita di vite umane.
È interessante notare come il piano di soccorso dell’emergenza venne dichiarato, dai funzionari amministrativi molto più che giusta. Seppur il pianificatore di protezione civile americano non è stato ingiustificato all’incredibile reazione quando di Johanna sia venuta. Il modello scientifico che ha previsto l’avvenimento di una tempesta poderosa come la descritta, ha confermato anche che c’è un adattamento locale ai danni delle qualità elevate della tempesta improvvisamente arrivato, aprendo il dibattito su quanto sia cambiata l’atmosfera atmosferica (A1).