1957 Trattato Di Roma: La Legge Che Cambiò La Sorte Della CEE

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Il 1957 trattato di Roma è stato un trattato internazionale che ha segnato l’inizio della creazione della Comunità Economica Europea (CEE), il precursore dell’Unione Europea (UE) che esiste oggi. Firmato da sei paesi membri – Belgio, Germania federale, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi – il trattato ha avuto un impatto significativo sulla storia dell’Europa e sulla vita dei suoi cittadini. In questo articolo, esploreremo le motivazioni che hanno portato alla creazione del trattato, le implicazioni economiche e politiche e le conseguenze a lungo termine.

La storia e l’ideazione del trattato

Dopo la seconda guerra mondiale, l’Europa era devastata e affamata. La guerra aveva creato un grande vuoto economico e politico che era necessario riempire. Nel 1950, il ministro francese delle relazioni esterne, Robert Schuman, propose la creazione di una Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) come primo passo verso l’integrazione europea. La CECA è stata scelta per essere la prima area di integrazione perché rappresentava un settore critico per l’economia europea. Tuttavia, la CECA era insufficiente a garantire la collaborazione tra i paesi europei, pertanto l’Trattato di Roma fu firmato il 25 marzo 1957, creando la CEE, l’attuale Unione Europea (UE).

Il Trattato di Roma rappresentava una sorta di unione doganale per la riduzione delle barriere commerciali tra i sei paesi membri e per promuovere l’armonizzazione delle normative e dei sistemi giuridici. Il trattato prevedeva anche la creazione di una valuta unica, l’ecu, ma non fu accettata. Il trattato dichiarava che la CEE avrebbe agito "per ridurre le ostacoli al libero traffico delle merci, dei servizi e dei capitali, per prevenire ogni distorsione della concorrenza e per promuovere incrementi della produzione e dell’occupazione" (art. 4).

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Le implicazioni economiche e sociali

La sostanziale eliminazione delle barriere commerciali tra i sei paesi membri e la creazione di una unica area di mercato ispiratrice ha portato a considerevoli cambiamenti nei settori economici ed industriali dei paesi europei. Nei primi decenni, gli scambi commerciali tra i paesi membri si sono notevolmente espansi, contribuendo a stabilizzare l’economia europea dopo la devastante guerra.

Queste politiche hanno portato ad aumenti significativi delle esportazioni, della crescita dell’occupazione e dell’espansione delle imprese. Fondendo le attività economiche e commerciali, l’area di libero scambio hanno contribuito all’aumento della prosperità, permettendo al popolo europeo di avere un miglior tenore di vita e di godere dei benefici derivanti dallo sviluppo economico locale e globale.

Il Trattato di Roma promuoveva anche l’occupazione e la crescita. Questo è stato ottenuto tramite diverse misure, inclusi la creazione di un mercato unico e le integrazioni di politiche economiche. Ciò è stato raggiunto grazie all’abolizione delle barriere commerciali, ai benefici delle economie scalabili, alla stima della condivisione dei benefici commerciali, all’assenza di dazi o barriere tariffarie intra-Comunitarie, per non parlare degli scambi tra voci diverse.

Le conseguenze a lungo termine

Il 1957 trattato di Roma ha avuto un impatto duraturo sulla storia dell’Europa. La creazione della Comunità Economica Europea (CEE) ha contribuito a ridurre le tensioni tra i paesi europei, promuovendo la cooperazione e l’integrazione economico-politica. La CEE è stata ampiamente responsabile per la crescita economica dell’Europa e per rendere l’Europa adesso una delle principali forze economiche a livello globale.

L’evoluzione della CEE in UE portò anche a creare maggior distaccamento a livello politico.

L’UE ha promosso la pace, la stabilità, lo sviluppo economico e la crescita ricca a livello europeo. Inoltre, la lotta per la collaborazione tra i governi nazionali ha assicurato il divieto delle conflitti locali intramente avvenuti a livello nazionale.