2 Anni Di Matrimonio: La Stagione Del Compromettere

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Il matrimonio è un evento importante e significativo nella vita di un individuo, segnato da emozioni intense e pensieri profondi. Durante gli anni immediatamente successivi al fidanzamento, i coniugi devono affrontare sfide di ogni tipo, dalla definizione delle proprie identità individuali alla gestione dei sostegni emotivi reciproci. Secondo la ricerca scientifica, questo periodo, noto come "stagione del compromettere," rappresenta un punto fondamentale per la costruzione di una relazione sana e duratura.

Il bisogno di attaccamento ed autostima

Nella prima fase del matrimonio, gli individui tendono ad essere spinti da un profondo desiderio di attaccamento, derivante dall’istinto insito nella natura umana. Secondo lo psicoanalista britannico John Bowlby (1999), il bisogno di attaccamento rappresenta la scintilla dell’amore e dell’accoppiamento in ogni essere umano. Tra le prime due fasi di sviluppo degli esseri umani, infatti, rientrano l’essere-al-servizio e l’aiuto, tipicamente osservate nei bambini in età evolutiva.

Nello specifico, Bowlby ha individuato due categorie principali di bisogno di accudimento (autismo e assenza di bisogno). Da una parte, l’autismo trova la sua soddisfazione nell’autoattivazione interiore (il soggetto riconosce le sue emozioni). Dall’altra, per quanto riguarda l’assenza di bisogno l’individuo si configura come soggetto interiore, affievolita la propensione a emozionarsi.

Dal canto suo, la teoria dell’autostima sviluppata da Constantine Georgescu-Roegen, risulta determinante per comprendere come le relazioni matrimoniali possano rappresentare un elemento di autostima o di insicurezza, nonché un fattore in grado di impattare sull’incertezza personale con i quali possono interagire nel matrimonio.

Il ruolo dei conflitti e la risoluzione dei problemi

Sebbene il matrimonio sia spesso celebrato come un’occasione univoca e felice, il processo di coniugio pone gli individui ad affrontare i conflitti e a gestire le insicurezze. Alcuni ricerche hanno messo in evidenza che la gestione dei conflitti rappresenta un punto cruciale nella formazione della relazione. Secondo lo studioso australiano John Gottman, uno degli elementi più importanti per una relazione felice è la capacità dei partner di risolvere i conflitti in modo efficace (Gottman, 2014).

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Secondo le ricerche della Dr. Julie H. Stuhlmiller, a cui si riferisce Gottman, gli individui portano l’esperienza di amarezza sul proprio status sociale, appaiati un’elemento psicosociale. Allora anche in ambito individuale e tra parecchie persone può derivare in un aumento delle soglie individuali dell’aderenza individuale spinto o insicuro.

Gottman ne ha identificato anche un altro particolare elemento di incertezza che risulta associato alla felicità e alla formazione dei problemi marziali: la dinamica delle interazioni quotidiane tra i coniugi. Il passaggio costante da un contesto all’altro (inseguendo o per i quali, un tempo spesso più semplice) rappresenta un’interazione tipicamente conflittuale, ma per ragione dell’eccessiva influenza impotente e di attivazione e impotenza.

La sfida della personalità: confronto e compromesso**

Durante gli anni successivi al matrimonio, i coniugi devono affrontare la sfida di condividere la propria personalità, le proprie aspettative e le proprie limitazioni. Alcuni ricerche hanno messo in evidenza che la ricerca di una personalità reciproca tra partner è essenziale per la costruzione di una relazione sana e duratura. Secondo la teoria psicologica del "personal theory", sviluppata dagli studiosi Ian Kellehear e Roy F. Baumeister, ogni individuo ha una propria teoria personale riguardo alla natura umana e alla realtà (Kellehear, 1993; Baumeister, 1991).

Secondo questa teoria, la condivisione di questa teoria personale tra partner rappresenta un punto fondamentale per la costruzione di una relazione duratura e soddisfacente. I partner che condividono la stessa teoria personale tendono ad essere più tolleranti, comprensivi e affettuosi.

Le fasi del matrimonio

Gli studiosi hanno identificato distintamente tre fasi principali del matrimonio: la fase dell’intimazione, la fase dell’integrazione e la fase della maturità. Durante la fase dell’intimazione, i coniugi si scoprono reciproci e si costruiscono una relazione intima e appassionata.

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La seconda fase, la fase dell’integrazione, è caratterizzata dalle prime difficoltà e dai primi conflitti. I coniugi iniziano a confrontarsi con le loro differenze e a lavorare per trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e interessi. La terza fase, la fase della maturità, è caratterizzata da una maggiore comprensione reciproca e da una più profonda condivisione delle proprie vite.

Conclusioni

In conclusione, la "stagione del compromettere" rappresenta un punto fondamentale per la costruzione di una relazione sana e duratura. I coniugi devono affrontare sfide di ogni tipo, dalla definizione delle proprie identità individuali alla gestione dei confronti emotivi reciproci. La capacità di gestire i conflitti e di risolvere i problemi, unita alla condivisione di una teoria personale reciproca tra partner, rappresenta un elemento fondamentale per la costruzione di una relazione duratura e soddisfacente.

In ultimo, la costruzione del matrimonio può riportarsi a tre fasi principali che influiscono l’agire del conflitto intermo eternamente.