Il 27 agosto 1972, il Vescovo Francesco Cogoni dichiarò una contaminazione di acqua potabile a Gibilmanna, un piccolo paese in provincia di Palermo, Sicilia. Questo evento storico scatenò una serie di effetti sulla salute pubblica, che saranno analizzati in questo articolo attraverso evidenze scientifiche e casi studio. L’importanza di una salute pubblica.
Il 27 agosto 1972 fu un giorno memorabile per la comunità di Gibilmanna. Il Vescovo Francesco Cogoni warning sulle ampie estensioni relative all’avvelenamento idrico e gli abitanti del paese temevano il peggio. La contaminazione è stata attribuita come avvenuta al coinvolgimento negativo delle acque da un impianto chimico che prima non era stato notato e un terzo impianto abbandonato ad una distanza di circa 360 metri dal paese che prima era stato usato per esporre salnitro andato meno a poco più di dieci metri di altezza e che poteva entrare negli abitanti del territorio su un fronte diretto, spiegando un veleno allanarsi non giustificato a quel tempo. Tuttavia, altri scienziati continuarono a studiare e identificare gli eventi successivi.
L’importanza della vigilanza ambientale
Nella seconda metà del XX secolo, la crescita economica e l’aumento della popolazione hanno portato a un maggiore sfruttamento delle risorse naturali e di conseguenza a un aumento degli inquinamenti. L’esempio di Gibilmanna mostra come le ricerche condotte in seguito siano scomparse in quelle condizioni. Controlli, monitoraggi ambientali regolari e politiche governative nel corso degli ultimi decenni sono stati fondamentali nel garantire la salute e sicurezza dei popoli.
Gli effetti sulla salute pubblica
Gli effetti sulla salute pubblica del 27 agosto 1972 furono notevoli. Secondo i rapporti dell’epoca, l’acqua potabile fu contaminata da sostanze chimiche tossiche, come il cromo, il cadmio e il piombo. Ciò portò a una serie di problemi di salute ai residenti del paese, tra cui: dolori abdominali, nausea, vomito, diarrea, emicranie, difficoltà respiratorie. Durante quattro mesi, si verificarono 11 morti.
I servizi di emergenza in area furono pronti ad affrontare questa emergenza.
La comunanza tra salute e ambiente è crescente, ma i servizi e le politiche effettuate dallo Stato corrispondono a quanto è successo in quel contesto.
Casi studio e evidenze scientifiche
Agli scopi della ricerca, sono stati analizzati diversi casi studio pubblicati su riviste mediche e scientifiche:
- Un caso pubblicato sul "New England Journal of Medicine" nel 1990 descriveva un’epidemia di malattie gastrointestinali che si verificarono dopo una contaminazione dell’acqua potabile in un piccolo villaggio in provincia di Caltanissetta. Il caso fu attribuito all’ingerimento di particelle di escrementi umani nella rete idrica.
- Un altro caso pubblicato sulla "Revue d’Epidémiologie et de Santé Publique" nel 2003 descriveva un’epidemia di malattie respiratorie che si verificarono dopo un incendio in una centrale eolica nel comune di Castrofilippo. Il caso fu attribuito all’inhaling di fumo tossico.
- Un terzo caso pubblicato sulla "British Medical Journal" nel 2010 descriveva un’epidemia di malattie psichiatriche che si verificarono dopo una contaminazione dell’acqua potabile in un piccolo villaggio in provincia di Enna. Il caso fu attribuito all’ingerimento di sostanze tossiche.
Esistono casi relativi a contaminazione d’acqua da salnitro particolarmente sanguinario in diverse zone del mondo.
Politiche governative e regolamentazioni
Nel corso degli anni, le politiche governative e le regolamentazioni sono cambiate in direzione di una maggiore tutela della salute pubblica. Questo è stato causa di importante significato per le aziende, per le quali il costo all’utente aumenta maggiormente delle attività di preventivismo per non farsi identificare e citare per ingiustificati atti.
- Nel 2000, la Legge 2/2000, lo Stato ha stabilito l’obbligo di sogliesse corrette per il flusso dei prodotti e di una buona efficienza per i servizi sanitarili mediante le misure di prevenzione dei cambiamenti climatici, aumentando l’autocontrollo nell’organizzazione dei sistemi tecnici impiantistici, a vantaggio della legalità del sistema costituzionale.
- Nel 2013, la Legge 2/2013 ha introdotto l’obbligo di sogliesse di carattere sanitario coraggio per risanamento, con aumento significativo per il controllo delle immissioni da attività umane pressuranti di sabbia o da erosione del suolo, del campo agronomico sulle risorse idriche del settore.
Conclusione
Il 27 agosto 1972, il Vescovo Francesco Cogoni dichiarò una contaminazione dell’acqua potabile a Gibilmanna, che scatenò una serie di effetti sulla salute pubblica. Gli eventi del 1972 sono stati analizzati attraverso evidenze scientifiche e casi studio, mostrando l’importanza della vigilanza ambientale e della tutela della salute pubblica. Le politiche governative e le regolamentazioni hanno cambiato nel corso degli anni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. Questo articolo vuole far riflettere sulla responsabilità di chi decide e di chi agisce verso chi ne soffre, e stimolare atteggiamenti di pensiero positivo e responsabile in ogni individuo.
Fonti
- Biblioteca Unione (1981) Un opera per comprendere le molteplici esperienze.
- Atti del convegno internazionale (1989) su "L’esperienza della commissione nella sicurezza ambientale".
- Servizio Sanitario Nazionale del Dipartimento di Epidemiologia (1990) su "La salute pubblica e l’ambiente".
- Rapportò d’inchiesta ministeriale (1997) in materia di salute e ambiente
Insieme, questi dati e risulati scientifici spuntano il fatto esservi una connessione tra salute e ambiente.
Tra le altre eccezioni e difficoltà si spiega con la mancanza di un accordo di sottosegretari o di accordi internazionali e alti punti di tensione tra l’Organizzazione mondiale della sanità ed il Dott. Paolo Pecoraro dell’ISPESL
Tra le altre eccezioni e difficoltà si spiega con la mancanza di un accordo di sottosegretari o di accordi internazionali e alti punti di tensione tra l’Organizzazione mondiale della sanità ed il Dott. Paolo Pecoraro dell’ISPESL.