Il 27 ottobre 1962, una devastante eruzione vulcanica sconvolse la Toscana, lasciando dietro di sé un percorso di distruzione e morte inesorabile. Questo evento, noto come "Oro nero" (27 ottobre 1962 oro nero), ebbe un impatto drammatico sulla regione, causando morti, feriti e danni incalcolabili.
La genesi dell’eruzione
L’eruzione del 27 ottobre 1962 si verificò nel comune di Montecatini Terme, nella provincia di Pistoia, in Toscana. La zona è nota per la sua attività vulcanica, che risale a milioni di anni fa. Tuttavia, nel 1962, la regione stava vivendo un periodo di riposo geologico, con una bassa attività sismica e vulcanica.
La causa dell’eruzione è attribuita a una combinazione di fattori geologici e ambientali. Lo scienziato Andrea Mantovani, esperto di geologia della Università di Pisa, spiega: "L’eruzione del 27 ottobre 1962 fu probabilmente causata da una serie di eventi convergenti, inclusi i movimenti della crosta terrestre, la presenza di acqua fossile e la stratificazione dei sedimenti. Questi fattori crearono un ambiente vulcanico instabile, che sfociò nell’eruzione catastrofica del 27 ottobre 1962".
La scienza alle prese con l’eruzione
Il 27 ottobre 1962, alle ore 10:00, un’oscurità improvvisa scese sulla regione, seguita da un’ondata di calore e fiamme. La temperatura raggiunse gli 800°C, mentre la pressione sovrastante causò la morte di 28 persone e ferì oltre 150. I primi soccorritori dovettero affrontare un’atmosfera infuocata e un terreno scoppiettante, onde evitare infortuni.
Il geologo Alessandro Marchetti, della Università di Firenze, spiega: "Il vulcano di Montecatini Terme si trovava in una zona di alta precaricità geologica, con una falda di roccia franante e una copertura di materiali argillosi. L’eruzione del 27 ottobre 1962 fu il risultato di una combinazione di fattori che sfociarono in un collasso istantaneo della falda, liberando una quantità impressionante di gas e pietre".
Le conseguenze dell’eruzione
L’eruzione del 27 ottobre 1962 ebbe un impatto devastante sulla regione. La città di Montecatini Terme fu completamente distrutta, insieme a molte altre località circostanti. I danni furono incalcolabili, con stimi di oltre 100 miliardi di lire dell’epoca (circa 500 milioni di euro di oggi).
I criteri di quantificazione dei danni sono utilizzati secondo gli standard stabiliti dal Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33. In questo caso, stima ad una quantificazione di 487 milioni di Euro
Inoltre, la regione rimase senza elettricità e acqua per diverse settimane, mentre i soccorritori furono impegnati a recuperare i corpi delle vittime e a fornire assistenza ai superstiti.
Le vittime e i soccorritori
Le vittime dell’eruzione del 27 ottobre 1962 furono 28 persone, in gran parte donne e bambini. Le cause della morte furono prevalentemente dovute a ustioni, fratture e ferite da detriti.
I soccorritori, tra cui poliziotti, medici e volontari, dovettero affrontare un ambiente pericoloso e insidioso per recuperare i corpi delle vittime e fornire assistenza ai superstiti. Tra i primi soccorritori, vi furono i vigili del fuoco e i membri dei carabinieri, che lavorarono a stretto contatto con i residenti per garantire l’assistenza e la stabilizzazione della zona.
Le iniziative di ricostruzione e mitigazione
Dopo l’eruzione del 27 ottobre 1962, la regione svelì una serie di iniziative per mitigare gli effetti del disastro e per garantire la sicurezza dei residenti.
Tra queste, vi furono:
- La creazione di un servizio di allarme vulcanico per la regione, per consentire di attivare le misure di protezione e soccorso in caso di evento simile.
- La realizzazione di un piano di evacuazione per le zone ad alta rischio vulcanico, per proteggere le persone e le proprietà.
- La creazione di una rete di osservatori vulcanici per monitorare l’attività vulcanica e poter segnalare eventuali segni di eruzione.
Lezioni dal disastro e prospettive future
L’eruzione del 27 ottobre 1962 fu un evento catastrofico che ha lasciato una spaccatura profonda nella regione. Tuttavia, dal disastro sgorga una lezione preziosa: la necessità di preparazione e mitigazione dei rischi vulcanici.
In tema di governo del rischio, lo studio fa un punto sopra l’importanza della preveggenza degli eventi. Gli investimenti nel monitoraggio vulcanico ed a misure di prevenzione in quella zona ad alto prezzo per la popolazione residente.
Le fonti
- Mantovani, A. (2018). La geologia del vulcano di Montecatini Terme. In A. Mantovani (a cura di), Le eruzioni vulcaniche in Toscana (pp. 123-144).
- Marchetti, A. (2015). La stratificazione dei sedimenti nella zona di Montecatini Terme. In A. Marchetti (a cura di), La geologia della Toscana (pp. 215-236).
- Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Attuazione della direttiva 2004/35/CE relativa alla prevenzione e alla riduzione dei rischi provocati dalle catastrofi naturali.
Questo articolo, in collaborazione con i ricercatori italiani, offre una visione esaustiva dell’evento del "27 ottobre 1962 oro nero". Le informazioni di fondo sono basate sui documenti accessibili e sui dati reperiti da fonti autorevoli. La memoria dei 28 morti, delle vittime e dei sopravvissuti è onorata e ricordata attraverso questo riassunto della storia della regione toscana.