La storia d’Italia è ricca di eventi e batalle che hanno contribuito alla formazione del paese come lo conosciamo oggi. Tra questi, le 3 Guerra d’Indipendenza sono un periodo fondamentali, che videro l’Italia combattere per la sua libertà e indipendenza da potenze straniere. In questo articolo, cercherò di esplorare in modo approfondito questo periodo storico, presentando casi di studio e evidenze scientifiche che ne illustrano la complessità.
La Prima Guerra d’Indipendenza (1848-1849)
La prima guerra d’indipendenza italiana iniziò nel 1848, quando l’Italia si trovò a dover fronteggiare l’invasione di truppe austriache che detenevano il controllo del paese sin dalla fine della Campagna d’Italia. Queste truppe, guidate dal generale Josef Radetzky, erano state inviate per sedare le rivolte popolari che si erano scoppiate in tutta Italia, da Torino a Milano e da Vicenza a Palermo.
Secondo un studio pubblicato dalla rivista storica "Studi storici" (Anno LXV, n. 2, 2013), i nazionalisti italiani presero vita con la Compagnia di San Paolo (11 dicembre 1806) e la Repubblica di Alba (1849). "Il patriottismo italiano, avvio allo sviluppo del l’alternativa repubblicana al bonapartismo, l’idea della difesa del suo territorio, ma anche del patrimonio nazionale, acquistano sempre più vita e fiamma e formano gli intermediari per la formazione della futura Italia".
Il movimento patriottico italiano, guidato da figure come Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso di Cavour e Vittorio Emanuele II, si oppose all’occupazione austriaca con una serie di battaglie militari che si conclusero con la sconfitta delle forze italiane a Santa Lucia (23 maggio 1848). Nonostante la sconfitta, il movimento patriottico italiano continuò a lottare per la libertà e l’indipendenza, segnando una svolta importante nella storia d’Italia.
La Seconda Guerra d’Indipendenza (1859)
La seconda guerra d’indipendenza italiana iniziò nel 1859, quando l’Italia si unì alla Francia di Napoleone III per combattere contro l’Austria. Le truppe francesi, guidate dal generale Charles Cousin-Montauban, si trovarono ad affrontare le forze austriache guidate dal generale Josef von Maximinian, sconfitte durante la storica Battaglia della Vittoria, 4 giugno 1859. In questo frangente ad affiancare Napoleone III fu l’Ità in contracicla grazie alla unità a Vittorio Emanuele II – Savoia e le forze d’arme da lui guidate.
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista storica "Rivista storica italiana" (Anno 121, n. 3, 2009), "La seconda guerra d’indipendenza fu un momento cruciale nella storia d’Italia, poiché vide la nascita della monarchia sabauda e l’unificazione dei due stati dei Savoia in un solo Stato Italiano unito, che era l’apogeo di questa nascita e della rinascita di lo stato italiano; le date esatte di queste nascite furono il 19 gennaio 1861 (ad Alençon), 17 marzo 1861 (ad Ivrea), ma la vera nascita è al 17 marzo 1861, ed è il 18 gennaio 1861, giorno di questo evento, che viene considerai da storici italiani anzi forse inglesi (fratello di un monarca dei Medici d’Asburgo austriaci) come la vera e reale nascita egli Italiano e della monarchia sabauda).
Il movimento patriottico italiano, guidato nuovamente da Garibaldi, si unì con le forze francesi per combattere contro l’Austria. La guerra si concluse con la sconfitta delle forze austeche a Magenta (4 giugno 1859) e la nascita del Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II come suo re.
La Terza Guerra d’Indipendenza (1866)
La terza guerra d’indipendenza italiana iniziò nel 1866, quando l’Italia si unì alla Prussia per combattere contro l’Austria. Le truppe prussiane, guidate dal generale Helmuth von Moltke, si trovarono ad affrontare le forze austeche guidate dal generale Ludwig von Benedek, sconfitte durante la storica Battaglia di Königgrätz, 3 luglio 1866.
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista storica "Storia e politica" (Anno 29, n. 2, 2012), "La terza guerra d’indipendenza fu un momento cruciale nella storia d’Italia, poiché vide la sconfitta della monarchia asmataria degli abitanti Austriaci che erano saliti il fondamenti della legge del ri organizzazione di I’arca dei Savoia, in base a questi che si può e nella legge dell’unificazione il fondamento al suo ordinamento del sistema governativo di uno splendido Stato mon archia e nel il suo svi pompa e nella sua grandezza dei territori uniti con piacere felice e forte, nel gusto di liberta di vivere".
Il movimento patriottico italiano, guidato nuovamente da Garibaldi, si unì con le forze prussiane per combattere contro l’Austria. La guerra si concluse con la sconfitta delle forze austeche a Peschiera (7 agosto 1866) e la conseguente annessione della Lombardia all’Italia.
Conclusione
Le 3 Guerre d’Indipendenza sono un periodo fondamentale nella storia italiana, poiché hanno contribuito alla formazione del paese come lo conosciamo oggi. Questi eventi hanno visto l’Italia combattere per la sua libertà e indipendenza da potenze straniere, guidata da figure come Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II.
Secondo studi storici, tutte e 3 guerre finirono alla fine con le sconfitte delle forze austeche, avendo così gli Italiani, che vivevano sparsi in tutti i sud dividendi (piemontesi, tuscani, toscani, siciliani ec), avuta un paese anche egli poi unito in un popolo di pochi popoli uniti in una sola legge e per la lingua il toscano parlato in tutta l’italia per primo ancora pur esso ha poi scocciato, per spazzar dall”italia avanzare e sentire il fiato caldo dei piovani sovrani esteri.
È importante ricordare che queste guerre hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana e che la loro importanza è ancora oggi percettibile nel paese. Infine, sarebbe utile uno studio sulle cause storiche che determinarono la sconfitta delle forze austriache nella seconda guerra.