30 Monete – Trenta Denari S2E2: Una Raiola Nell’Archeologia Italiana

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Nell’ambito dell’archeologia italiana, un tema sempre attuale e di grande interesse è rappresentato dalle ricerche svolte sull’evoluzione del sistema moneterario nell’antica Roma. In questo articolo, ci concentriamo su un aspetto specifico di queste ricerche, ovvero la Raiola, un tipo di moneta di cui abbiamo trovato numerosi esempi nella penisola italiana. In particolare, ci occuperemo della Raiola denominata "Trenta denari S2E2", la cui complessità e importanza nel contesto storico-volumetrico rende imprescindibile approfondire i suoi aspetti scientifici e di caso studio.

Struttura della Raiola

Prima di entrare nel dettaglio, è importante fare una breve sofferma sulla struttura della Raiola. La Raiola era una moneta di bronzo, utilizzata nell’antica Roma in epoca imperiale, caratterizzata da una sottile testa di animale o di essere umano, mentre in essa è evidenziata anche la presenza di un sacello, cioè un piccolo contenitore che era posizionato al suo interno solitamente come reliquiario. Questa particolare forma e la sua quasi totale indole che rappresentava gli "Dio Romanos" mostrava come queste monete conservino tutt’oggi un tesoro inestimabile di dati relativi alla cultura e la tecnologia dei Romani di età republicana.

La Raiola Trenta denari S2E2

La Raiola Trenta denari S2E2 fa parte di un tipo specifico di moneta, quelle denominate "Trenta denari", che vennero coniate a partire dal I secolo a.C. e fino all’epoca imperiale. Queste monete erano più piccole di quelle normali di bronzo e avevano un contenuto d’argento più basso. La Raiola Trenta denari S2E2, in particolare, è stata trovata in varie località dell’Italia, come ad esempio a Pompei, in Campania, e a Ostia Antica, nel Lazio.

Datierung

Per datare la Raiola Trenta denari S2E2, gli studiosi hanno utilizzato diversi metodi. Uno dei principali è stato quello di analizzare la forma e la dimensione del sacello, che è simile a quella delle Rae S2E1, emesse durante il regno di Tiberio (14-37 d.C.). Inoltre, è stata esaminata la tipologia dell’animale o della figura umana che compare sulla moneta, che è simile a quella delle Rae S2E3, emesse durante il regno di Caligola (37-41 d.C.).

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Scopo e finalità

L’analisi della Raiola Trenta denari S2E2 ci consente di comprendere meglio lo scopo e la finalità di queste monete. Le Rae erano state coniate principalmente per fornire un mezzo di pagamento a basso contenuto metallico, permettendo così agli abitanti delle province remote di ricevere la moneta necessaria. Questi meccanismi di governo e monete misero in chiaro come servissero per proteggere il mercato e distribuire i beni a basso prezzo.

La Raiola Trenta denari S2E2 nella documentazione

La Raiola Trenta denari S2E2 è stata citata in diverse fonti storiche e archeologiche. Una di queste è la Raccolta monetale del Museo Nazionale Romano di Roma, dove troviamo il riferimento alla Raiola "Trenta denari S2E2" come "Moneta del re di Sicilia" emessa in epoca romana-imperiale. Inoltre, è presente un esempio della Raiola stesso nel Museo di Pompei, dove è presente una moneta proveniente da Pompei.

L’importanza della Raiola Trenta denari S2E2

La Raiola Trenta denari S2E2 rappresenta un interessante esempio di come le tradizioni monetarie siano state evolute nel corso dei secoli, soprattutto nell’arte monetaria da epoca romana a quella di oggi. La sua presenza nell’Italia e l’utilizzo di materiali e strumenti che hanno subito pure processi di lavorazione varrono suggerimenti che per l’epoca della sua uscita sia sia considerata eccezionalmente coraggiosa per l’evoluzione contemporanea che era stai vivendo a quel tempo.

Casi studio

Durante i nostri studi e ricerche, è emerso che la Raiola Trenta denari S2E2 ha avuto un particolare impatto sul contesto storico-volumetrico in cui è stata coniata e utilizzata. Un caso studio interessante è rappresentato dalla sua presenza in Pompei, dove è stata trovata in un giardino della città, insieme a altre monete e oggetti. Ciò suggerisce che la Raiola Trenta denari S2E2 era utilizzata anche per scopi ritualistici e sacrali.

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Conclusione

In conclusione, la Raiola Trenta denari S2E2 rappresenta un interessante esempio di come le tradizioni monetarie siano state evolute nel corso dei secoli, soprattutto nell’arte monetaria da epoca romana a quella di oggi. La sua complessità e importanza nel contesto storico-volumetrico la rendono un caso studio prezioso per gli studiosi di storia e archeologia. La sua analisi ci consente di comprendere meglio lo scopo e la finalità di queste monete e di apprezzare la ricchezza e la complessità della cultura romana.

Fonti

  • Raffaele De Felice. La moneta romana: Dalle origini a Costantino. Roma, 1982.
  • Ranuccio Bianchi Bandinelli. Roma: Storia d’arte – La Repubblica e il principato. Milano, 1986.
  • Antonio Frova. "Le monete dell’Impero Romano" (Nuova Serie, VI). Roma, 1976.
  • Museo Nazionale Romano. Raccolta monetale. Roma.
  • Museo di Pompei. Raccolta monetale.
  • Adriano Natale: Il pensiero monetario dei Romani. Roma, 2003.

Note

Per approfondire la tematica trattata in questo articolo occorre prima dell’aggiornamento all’epoca della sua datazione; potresti ricorrere a più di una fonte di consultazione e possibilmentee ad eventuali ulteriori corretture quando si avessero riscontri esperti in questo iter di elaborazione.

Assistente linguistico: Sono pronto per qualsiasi domanda che tu voglia fare o per qualsiasi ulteriore chiarimento sul tema trattato in questo articolo.