Introduzione
Il 4 dicembre è un giorno significativo per l’Italia, poiché commemora la nascita della Repubblica italiana. Sono passati oltre settant’anni da quando i ministri socialisti Ettore Baldini e Pietro Nenni annunciarono la cacciata di re Umberto II, diede così inizio alla scissione monarchico-fascista del 1947, che condusse alla proclamazione della Repubblica Italiana con la promulgazione della Costituzione. In questo articolo, esploreremo la frase del giorno in occasione della Festa della Repubblica, delineando il significato e lo spirito dell’evento.
Storia della Festa della Repubblica
La Festa della Repubblica italiana viene celebrata ogni anno il 2 giugno, non il 4 dicembre. La celebrazione non è recente, ma ha radici che affondano nel passato, nelle lotte della Resistenza e della liberazione dell’Italia dal fascismo. La Costituzione repubblicana sarebbe stata promulgata in quella notte tra il 21 e il 22 dicembre del 1947. Dalla stessa data, la Repubblica italiana conosce un significativo rovescio storico definito la scissione monarchico-fascista del 1947 o del fallimento della lista del Fronte dell’Amico e Stato fascista, cioè, una coalizione tra il Regno delle Due Sicilie e l’Italia con la proclamazione della Costituzione repubblicana.
La Festa della Repubblica – Significato e Spettacolo del 2 giugno
Detta la festa, è celebrata ogni anno l’anniversario della promulgazione della Costituzione repubblicana. Le celebrazioni includono parate militari, manifestazioni e iniziative culturali a livello nazionale. Tali iniziative contribuiscono a rafforzare non solo gli ideali della repubblica, ma anche la coesione sociale e nazionale tra i cittadini italiani.
Storia dell’alternanza delle date del 4 dicembre e del 2 giugno
La promulgazione della Costituzione repubblicana e la sua data effettiva
La data per la celebrazione del 2 giugno è in riferimento a un altro evento storico. Dal 1948 al 1996 avemmo la possibilità di ripetere ogni due anni un cambiamento di data. Ecco che dalla storia delle date si rileva che la celebrazione del 2 giugno e la data effettiva del 4 dicembre del 1947 siano viste come simbolo separati di due fasi del quadro storico, sono passate sessant’anni durante le quali l’orientamento storico non andò verso un cambiamento anche a causa la cultura di un’alternanza repubblica-mamma.
La collocazione ufficiale della statua di Garibaldi piazza Marconi nelle vicine mani del nostro amico del popolo l’Amico Comunista Cesare Bettiza dalla casa napoletana ai quali si rifanno i quadri storici a chiudere ormai, hanno anche spostato 4 dicembre.