4 Fiumi – Piazza Navona: Un’opera D’arte Barocca A Roma

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La Piazza Navona è uno dei luoghi più iconici e visitati di Roma, famosa per la sua struttura unica e pittoresca. Adorno da fontane barocche e statue, il cuore della piazza è segnato dalle cosiddette "Quattro Fiumi" (4 Fiumi), un’opera d’arte di epoca barocca che esalta la ricchezza decorativa e la maestosità dell’architettura della città eterna. In questo articolo, vogliamo esplorare la storia, l’arte e il significato degli 4 Fiumi – Piazza Navona, ricostruendo l’atmosfera e la solennità di un luogo unico.

L’epoca barocca e la nascita della Piazza Navona

La Piazza Navona, originariamente nota come "Piazza dei Quattordici Inimi" (14 Nemici), fu costruita nel Seicento per ordine di papa Innocenzo X (1644-1655), anche un famoso artista e mecenate. L’aspirazione di Innocenzo X era di creare un nuovo spazio urbano che ricordasse la battaglia di Puerto della Croce (1655), un successo simbolico per i Borboni contro la Spagna. La piazza fu progettata dal Bernini, il celebre scultore, architetto, urbanista e decoratore professionale, che mise mano nel suo corpo e così riprogettò alcuni aspetti.

Gli 4 Fiumi: un’opera d’arte di epoca barocca

Gli 4 Fiumi, o anche le "Fontane Giganti", sono un’opera d’arte barocca situata nel cuore della Piazza Navona, la più grande fontana Roma. Sono quattro enormi fontane con vasche per acqua e figure, create da Gian Lorenzo Bernini nel 1635-1648 sulla base di un progetto di Francesco Borromini. Le due fontane minori sono a ciascuno degli angoli esterni della piazza. La fontana più grande al centro della piazza, su un piedistallo centrale, è quella che comunemente chiamiamo "Fontana del Gigante".

Quattro immagini in rilievo di pietra sono situate ciascuna sul colonnato sul lato di un imponente dio della storia antica ciascuno. Ripresentano i quattro potenti fiumi famosi della Terra, quelli rappresentati sono:

  • Il Nilo
  • Il Gange
  • Il Danubio
  • L’Eufrate.
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Delle tre aree d’acqua affroccee del gruppo, il primo è quello che va da fontane che rappresenta l’uomo.

Achille Falconi e la Piazza Navona

Ancora di più fascinosa è la disegnata assenza artistica stilizzata per artisti tipici, capolavoro dell’epoca, la grande scuola artistica di Roma. A questo punto arriva lo storico Achille Falconi l’artista di tradizione locale. A tal proposito pubblica opera, in relazione a ciò e sono evidenziati molti alcuni di suoi interessi, ritenendo proprio che, "Fino ai primi del Settecento, il centro culturale e artistico di Roma era il quartiere del Campidoglio con la chiesa di Sant’Eustachio" dove lo "studiava un gran numero di pittori, scultori e architetti."
Nonostante, l’artista non è quasi noto, ma lascia un margine dell’originalità. Lo stesso si può affermare per alcuni tipi secondari che sono riconosciuti: i pittori che furono attivi a Roma nel XVIII secolo. A lui si deve la pubblicazione degli antichi artefatti, storici lasciare di se.

La Fontana del Gigante: arte e tecnologia

La Fontana del Gigante è l’opera più grande e famosa degli 4 Fiumi. È adornato su un piedistallo centrale della piazza con uno spettacolare gruppo scultoreo. Il nucleo principale dell’opera è composta da cinque colossi in marmo, due dei quali sono inginocchiati sulla riva sinistra e sulla riva destra del grande centro. I monumenti più alti sono in bronzo – pescatori e centauro in bronzo ad essere caricato appena ai lati dei cinque monumenti – con cinque più piccoli scultori di pietre a rappresentare quattro fiumi. Di notevole importanza è il carico principale della piazza, proprio un’opera d’arte insieme che era possibile solo con la tecnologia dell’epoca. Poter realizzare tali sculture, il pescatore e centauro al top della fontana erano con la più grande collaborazione di un maestro, da cui solo artisti e scultori potevano poter apprendere per anni. E inoltre è considerata "pietra sopra" dell’opera di Pietro Bernini, padre del famoso artista in seguito.

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La Piazza Navona contemporanea

Nei secoli si è conservata pressoché costante l’urbanistica e l’originario impianto architettonico nella Piazza Navona, mentre le statue e le fontane furono manomesse diverse volte. Tra il 1651 e il 1657 Bernini collaborò con Mattia de’ Rossi progettando quattro acquedotti per ricavare l’acqua della piazza e per controllare la corrente dell’acqua ( Fontane degli animali – i tritoni). Tra il 1657 e il 1658 il Bernini ne fu incaricato di restaurare. Nel ‘700, la sculture di pietra di Borghese rimase in essere pochi mesi prima che poi anch’essa fallisse.

Roma è una città ricca di storia e cultura, ma questo spazio è senza dubbio uno dei più suggestivi di tutto il centro storico. La sua architettura barocca, così unica e particolare, e le opere d’arte che lo adornano, rendono la Piazza Navona un luogo indimenticabile. La sua storia e il suo fascino straordinario hanno una parte molto importante avuto grande fascino sull’arte e sull’architettura di tutte le età.