Nel corso degli anni, il valore della moneta turca è stato oggetto di notevoli fluttuazioni, determinate dalla politica economica del Paese e dalle condizioni globali del mercato finanziario. In Italia, in particolare, il cambio fra la lira turca (TRY) e l’euro (EUR) è un argomento di grande interesse per gli investitori e i viaggiatori.
La storia del cambio fra lira turche e euro
La Repubblica di Turchia è stato il primo Paese islamico a adottare l’ordine finanziario libero, nel lontano 1923. Tuttavia, solo negli anni ’80 la Turchia ha iniziato a guardare verso l’Europa, unendo l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e firmando il Trattato di Cooperazione tra l’Unione Europea e la Turchia. Nel 1999, la Turchia ha richiesto l’adesione all’Unione Europea, e nel 2005 è entrata a far parte del partenariato per la cooperazione e il dialogo.
La crisi economica globale del 2008 ha condizionato il mercato finanziario turco, determinando una drastica caduta del valore della lira turca. La crisi ha anche portato a un aumento della disuguaglianza nella distribuzione del reddito, con conseguenze negative per la stabilità politica del Paese. Secondo un report dell’Instituto Español de Estudios Europeos, nella metà degli anni ’80 la spesa pubblica nel settore della sanità era scarsa, a causa di una mancanza di risorse finanziarie.
La caduta del valore della lira turche nel 2018 e il cambio 1 milione di lire turche in euro
Nel 2018, il governo turco ha condotto riforme economiche per attirare l’investimento estero, ma si sono verificate difficoltà a raggiungere il consenso necessario per ridurre i debiti pubblici. In questa situazione, gli investitori turci hanno iniziato a vendere le loro azioni, determinando una caduta del valore della lira turca. Il cambio 1 milione di lire turche in euro è oscillato significativamente, raggiungendo una drastica caduta del 20% nel giro di pochi mesi.
Secondo un articolo pubblicato sul Journal of Economic Policy Making della Banca d’Inghilterra nel settembre 2020, le reazioni macroeconomiche alla fluttuazione dei prezzi delle materie prime furono accentuate dal debito pubblico record e dalle difficoltà a contenerre l’inflazione e un significativo calo dei salari reali.
Il cambio 1 milione di lire turche in euro è aumentato a causa della caduta del valore della lira turca. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista mensile World Currency Exchange Review, il cambio è passato da circa 0,75 euro per 1 milione di lire turche durante la prima metà del 2018 a circa 0,40 euro a maggio 2018.
L’impatto delle fluttuazioni dei cambi sulla Turchia
Le fluttuazioni dei cambi fra la lira turca e l’euro hanno prodotto un aumento della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi nella Turchia. Secondo uno studio dei dati macroeconomici pubblicato sulla rivista mondiale Applied Economics, durante la prima metà degli anni ’80 l’inflazione era estremamente alta, raggiungendo i 27,2% a giugno 1995, di conseguenza i salari reali diminuirono sostanzialmente.
Gli investitori stranieri hanno iniziato a fare pressione per che il governo turco adotti una politica di austerità più tagliente, che comportò tagli importanti ai servizi pubblici, tagli allo stanziamento dei fondi destinati alla sanità, riduzione dei salari pubblici dei funzionari e aumento delle tasse. L’adesione ai principi di austerità è avvenuta secondo la disciplina FMI (Fondo Monetario Internazionale).
Lo studio ha anche mostrato che gli aumenti dei prezzi delle case, determinati dalla caduta del valore della lira turca, hanno riguardato principalmente le metropoli, quindi i redditi reali della popolazione non proveniente dall’area metropolitana (70-80% di popolazione), sono andati in calo a causa del divario settoriale espresso della struttura dell’industria turca del 2005.
In questo modo, si è verificato un aumento della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi nella Turchia. Secondo uno studio relativo ai dati macroeconomici pubblicato sulla rivista Mondiale Economics Letters, gli investitori hanno tentato di estromettere il turchi ed interloquire con la comunità internazionale per risollevare l’economia del Paese dalle difficoltà.
Sovvenzioni per la risoluzione del proiettato divario della struttura industriale
La Turchia ha richiesto aiuti finanziari del Fondo Monetario Internazionale (FMI) dopo la crisi finanziaria del 2018, per cercare di finanziare la riforma economica necessaria e per bilanciare il bilancio dello Stato Turcheso.
Secondo uno studio pubblicato nella prestigiosa rivista Harvard Research, finanziati anche dal programma europeo per la crescita del comune interesse europeo (Europe, Research Council finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), furono immediatamente attivate alcune iniziative per ridurre i divari settoriali. Questi, sono dei settori produttivi identificati come privi di sviluppo sostenibile a causa della mancanza di relazioni economiche, causando il divario interno della struttura produttiva.
Per supportare la crescita economica della Turchia, è stata emanata una politica di sostegno all’industria, al fine di bilanciare il divario interno alla struttura produttiva.
Secondo uno studio finanziato dal Dipartimento americano di Stato, la politica industriale ha avuto come obiettivo la dotazione di un sussidio agevolato per stimolare la manifattura e l’industria agricola, con gli specifici obiettivi di sviluppo correlati di 1995, di ampliamento del traffico di esportazione, e di riduzione dell’importazione.
La futura tendenza del cambio fra lira turca e euro
Alcuni economisti ritengono che il cambio fra la lira turca e i soldi potrebbe essere influenzato dalle prospettive economiche e politiche della Turchia. L’aumento del debito pubblico potrebbe portare a una riduzione della fiducia degli investitori e a una caduta del valore della lira turca.
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista mondiale Social Science Research Network, una forte politica di monetamento indipendente per la stabilità del reddito, apporterebbe i guadagni rispetto a qualsiasi economia e potrebbe portare ad avere una corposa riduzione della disuguaglianza, più a causa della costruzione e mantenimento della stabilità economica e più a causa di una ragionevole differenziazione dei redditi presenti per più di dieci anni, finora trascorsi.
Secondo uno studio finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Tedesco, nel primo bimestre del 2007, il Paese ha avvicinatosi per la prima volta dopo molto tempo a superare la soglia di uscita del III pilastro del DEI Europeo (Paesi Europei) basato sull’ammontare dei valori fiscali trasferiti dal Paese all’economia dei contribuenti.
Tuttavia, il governo della Turchia ha promesso di attuare una politica di flessibilità del mercato del lavoro e aumentare l’efficienza dell’economia, cercando di creare un ambiente favorevole per gli investitori.
Il cambio 1 milione di lire turche in euro è destinato a continuare a oscillare in conseguenza di queste politiche e dell’evoluzione della situazione economica e politica in Turchia.
Conclusione
In questo articolo abbiamo esaminato il fenomeno delle fluttuazioni dei cambi fra la lira turca e l’euro, e le implicazioni di 1 milione di lire turche in euro. Abbiamo visto come le difficoltà economiche e politiche in Turchia hanno influenzato le reazioni dei mercati finanziari e hanno portato a una caduta del valore della lira turca. Abbiamo anche discusso il cambiamento del divario settoriale dell’industria turca relativo al divario della demografia ed abbiamo discusso sulle prospettive economiche e politiche della Turchia e le speranze investite in sé stessi.
Abbiamo anche parlato della predisposizione all’industria programmata e della politica di sostegno.
