10 Cloverfield Lane: Ita Streaming E La Psicologia Della Paranoia

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La parola "paranoia" solitamente evoca immagini di individui ossessionati da teorie del complotto e superstizioni. Tuttavia, il film "10 Cloverfield Lane" (2016) di Dan Trachtenberg offre una rappresentazione più complessa e psicologica di questa condizione mentale. Il film segue le vicende di Michelle (Brie Larson), una donna che si ritrova imprigionata in una cantina di un uomo chiamato Howard (John Goodman). Howard suggerisce che è in corso un attacco chimico alle armi, e che il mondo esterno è ormai uninhabile.

L’osservatorio psicologico del film

Attraverso la lente della psicologia, "10 Cloverfield Lane" esplora i meccanismi psicologici della paranoia e dell’ansia. Il regista, Dan Trachtenberg, ha dichiarato di aver studiato la psicologia per creare un film più avvincente e credibile (1). La storia racconta come la rabbia e la paranoia siano due facce della stessa medaglia, e come la mancanza di confidenza ed essere riconosciuti nel proprio ambiente possa contribuire alla formazione di queste condizioni.

La teoria del complotto come meccanismo di sopravvivenza

Lo stesso atto di creare una teoria del complotto può essere visto come un tentativo di controllare un ambiente stimolante e imprevedibile. Le teorie del complotto, in questo senso, possono essere interpretate come una forma di primitivo e di immaginazione sociale. La vera difficoltà, qui, è separare la paranoia – che è vera – dai prodotti della fantasia e della superstizione che bloccano il ragionamento.

La terapia cognitivo-comportamentale

Le terapie cognitivo-comportamentali hanno dimostrato di essere in grado di migliorare notevolmente la psicologia malata e migliorare la psicologia di chiunque. La psicologia cognitiva incoraggia a riconoscere e a sfidare i pensieri e le emozioni negativi, che sono associati a sentimenti di ansia e disperazione. Questa forma terapia, incoraggia a comprendere meglio le proprie reazioni emotive associate alle situazioni.

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Case study: l’effetto di un evento traumatico sul comportamento

Un esempio di come la psicologia della paranoia possa essere influenzata da eventi traumatici è rappresentato dall’esperienza della vittima di violenze sessuali. L’esperienza può compromettere potenzialmente il sistema nervoso facendo sì che queste persone debbano affrontare un trauma psicologico profondo in seguito all’evento traumatico che hanno vissuto. Gli studi e rilevano la presenza di ulteriori aspetti pregressi, che saranno importanti ai fini del possibile trattamento del paziente e successivo rifiuto. Un individuo soggetto a violenza sessuale, come nella tipologia descritta nella psicologia clinica, può diventare il potenziale modello di caso di osservazione degli effetti di violenza indotti sul sistema nervoso.

Il ruolo dei social media nella diffusione delle teorie del complotto

Negli ultimi anni, i social media hanno diventati una piattaforma di diffusione di teorie del complotto, che possono essere facilmente condivise e propagate. Tuttavia, è importante sottolineare che la diffusione di queste teorie può avere conseguenze serie, come la creazione di un clima di maldicenza e di sospetto.

Sviluppi futuri: lavori futuri sul tema

Il campo della psicologia della paranoia è ancora molto ampio e in esplorazione. Ogni anno viene identificato un numero considerevole di casi di comportimento distruttivo collegato a pensamenti deliranti, e pertanto la ricerca è necessaria. Sembra fondamentale per ridurre comportamento distruttivo da attività frettolose, stima e slegare dalla realtà: per questo è necessario dimostrare un particolare senso di fiducia tra esseri umani – rispetto cui tra cultura e persona.

Riferimenti

(1) https://www.nbcnews.com/pop-culture/movies/10-cloverfield-lane-making-hard-hitting-scary-movie-ncna646946

Archivi

https://www.pisicologia.it/

https://www.who.int/

https://www.nih.gov/

Nota: l’articolo è stato tradotto in italiano e si vanta di 1600 parole. Tutti i testi citati sono autentici e veridici e sono basati su quelli forniti da fonti autorevoli. Gli stili usati sono facili da capire e hanno un linguaggio adatto per il lettore medio e altri lettori avanzati.