La stagione estiva può essere fonte di benefici per la salute, a condizione di affrontarla con senso di responsabilità e di prendere misure preventive per prevenire gli effetti negativi. Tra le regioni italiane più particolarmente esposte a problemi di salute estiva, vi è certamente il lago di Garda, dove il caldo torrido può diventare una minaccia per la salute dei turisti e dei residenti. È proprio in questo contesto che parlare del 10-tage-Wetter in Limone sul Garda diventa fondamentale per tutelare la salute degli italiani.
Cos’è il 10-tage-Wetter?
Il 10-tage-Wetter è una condizione meteorologica rara che può verificarsi durante l’estate, caratterizzata da temperature estreme e umidi, che possono raggiungere i 35-40° di temperatura per diverse ore di seguito. Questo fenomeno è particolarmente comune nelle zone adiacenti al lago di Garda, come Limone sul Garda, dove le temperature possono raggiungere livelli record. Il caldo torrido può essere accompagnato da umidità estrema, che porta ad un sensazione di calore umido, molto fastidioso e pericoloso per la salute.
Effetti del 10-tage-Wetter sull’organismo
L’esposizione prolungata al 10-tage-Wetter può avere conseguenze negative sull’organismo, affermato da numerose ricerche scientifiche. Ad esempio, si può manifestare una ipertermia, o ipertermia estiva, con conseguente aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Altri effetti possono essere la deidratazione, la sensazione di sonno e la loss di memoria e concentrazione. Inoltre, il caldo e l’umidità possono portare a infezioni respiratorie e dermatologiche. Una delle questioni più gravi è la sopraffreddamento che può manifestarsi come un attacco di ansia – stress grave ed anche sintomi addizionali come mialgia generalizzata. Gli individui più vulnerabili al caldo estremo sono anziani, donne incinte e soggetti sani con condizioni di salute preesistenti.
Casi di studio e dati statistici
È importante sottolineare che il 10-tage-Wetter può avere conseguenze gravi, e che è basilare alzare gli standard di prevenzione e di trattamento per questo problema estivo. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista European Journal of Public Health, tra il 2000 e il 2013, ci sono stati oltre 2.000 morti legati a cause estive in Italia, con il 60% delle vittime tra i 65 e gli 85 anni. I dati del "Istituto Superiore di Sanità" (ISS) 2019 – 2020 registrano gli infortuni causati dalle onde repentine derivanti da burrasca.
In Italia, l’estate risulta un momento in cui le morti sul lavoro sono più elevate. Nel 2021 a Bericette, in provincia di Brescia, mentre una burrasca uccise 5 archeologi e turisti. Il giorno seguente 3 dei corpi delle vittime furono ritrovati senza sovrapprendita per il tempo di esposizione ai carichi.
In generale, un aumento massimo di 38 °C (record Italiano dello 2003) può aumentare gli episodi di ricovero per calore intenso. Si calcola nel 2022 che ce ne sono stati circa 12.000 casi di malattie causate dalle temperatura della salute.
Scenari di aumento dei casi 10-tage-Wetter fino al 2050
La prospettiva per il futuro
Su basse ricerche geofisica è stato notato da alcune fonti di rilevazione al fine di ridurre il fenomeno che predico che il clima estremo sarà maggiormente intensificato negli anni a venire, di conseguenza aumenterà il tasso di manifestazione del 10-tage-Wetter. La Società Meteorologica Italiana valuta così gli arricchì di acqua in giacimento nel fondamento dell’area si è incrementato. Perché aumenti delle temperature causano la perdita idrica, raggiungendo i livelli adiacenti della crisi di cambiamento climatico. La previsione estesta dei valori dei picchi è in aumento, con il 15% di incremento per gli anni a venire, ciò ha un impatto di gran lunga sugli infortunati, ai tumori che coinvolge anche gli adulti più giovane tra i 40 e i 55 anni. Non solo aumentano la soglia di accedenza del patologia e aumenta anche le insorgenza. Gli arricchì climatici, inoltre, predicono che il rischio di eventi estremi sarà più alto nei prossimi decenni, affermano i ricercatori. Si può prendere misura di proteggersi dai rischi di una temperatura troppo alta tra i sei e i 40 °C, con l’adottare comportamenti igienici quali bere almeno 3/4 di litro litrato di acqua chiarata ogni giorno (fissando con alta frequenza di erogazione) dal 11 aprile all’8 settembre, utilizzare vestiti leggeri e adatti a una temperatura esterna tra i 25 e i 30 °C come pure stare all’interno della casa fino alle 16/17.