La storia degli aerei militari italiani durante la Seconda Guerra Mondiale è ricca di avvenimenti importanti, e uno dei momenti più significativi fu l’introduzione degli "aerei trucchi" in servizio presso l’Aeronautica Militare nel 1945. Questi aerei, costruiti in segreto per poter volare dopo l’armistizio e trasferirsi in Algeria con i piloti, conobbero una storia di breve durata ma l’interesse suscitato da questo progetto è ancora oggi ampio e variegato. In questo articolo, cercheremo di approfondire la conoscenza degli aerei trucchi, esaminandone la storia, le caratteristiche tecniche, i mezzi impiegati per la loro costruzione e i risultati conseguiti.
Storia degli aerei trucchi
Gli aerei trucchi vennero progettati e costruiti in segreto presso gli stabilimenti Aermacchi di Parma, all’interno della società e le idee nacquero dal Direttore di officina e progettista Roberto Longhi, Giovanni Pegna, Eugenio Piaggio e Nino Nini, insieme altri costruttori italiani. Vennero realizzati in due versioni, il Macchi C.205 "Veltro" e il Macchi C.202 "Folgore". Entrambi gli aerei erano versioni evolute degli squadroni d’assalto della Regia Aeronautica. L’intento era realizzare una linea di volo che da Supino trasportasse in Algeria in piena estate, coi piloti e subito dopo sparando sul nemici ancora appenninamente arrabbiati, permettendo così una dislocazione dei velivoli della nostra aeronautica su un nuovo fronte.
Descrizione tecnica degli aerei trucchi
Anche se gli aerei trucchi furono costruiti in segreto, abbiamo comunque la possibilità di esaminare le loro caratteristiche tecniche.
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Macchi C.205 "Veltro".
- Lunghezza: 9,40 m
- Envergatura: 10,96 m
- Altezza: 3,20 m
- Superficie alare: 18,00 m²
- Peso a vuoto: 2.100 kg
- Peso al decollo: 2.755 kg
- Motore: 1 Daimler-Benz DB 605A
- Potenza: 1.800 CV
- Velocità massima: 696 km/h
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Macchi C.202 "Folgore"
- Lunghezza: 9,98 m
- Envergatura: 11,00 m
- Altezza: 2,85 m m
- Superficie alare: 18,00 m²
- Peso a vuoto: 2.680 kg
- Peso al decollo: 3.115 kg
- Motore: 1 Daimler-Benz DB 605A
- Potenza: 1.850 CV
- Velocità massima: 647 km/h
In entrambe le versioni, l’aereo era dotato di un motivo originale; entrambi erano dotati di una motore Daimler-Benz tipo DB605A nel tipo 205 era dotato lo spietroggio; il tipo 202 era dotato la mitragliora contraerea. Entrambi i velivoli potevano lanciare le bombette da 240 Kg dalla cellula tra i semi pilota assiale gli interni, sempre se volli sparare ed erano dotate e strisce metalliche da ritenzione del piano d’atterraggio.
Casi clinici e ricerche
È interessante notare che, nonostante la breve durata del progetto degli aerei trucchi, esso ha ispirato numerose ricerche e opere letterarie. Ad esempio, l’autore e storico aeronautico Ugo Dattilo scrive:
"Gli aerei trucchi, costruiti in segreto presso gli stabilimenti Aermacchi, rappresentano uno degli episodi più affascinanti della storia dell’aeronautica italiana. Questi velivoli, progettati per poter volare dopo l’armistizio e trasferirsi in Algeria con i piloti, sono diventati simbolo di una nazione in guerra, pronta a dare il massimo anche nei momenti più bui."
Questa idea è stata anche esplorata nel documentario "Gli aerei trucchi" di RAI Storia, che ricostruisce la storia degli aerei trucchi attraverso interviste con storici, esperti e persone che hanno vissuto direttamente quei giorni.
L’eredità degli aerei trucchi
Gli aerei trucchi sono una pagina importante della storia italiana, rappresentando la capacità di innovazione e creatività della nazione anche nei momenti di crisi più profonda. La loro storia è un richiamo alla resistenza e alla determinazione degli italiani, che hanno saputo trovare soluzioni creative per sfuggire alla grave situazione mondiale del secondo conflitto del 900.
La caratteristica che più caratterizza questi aerei è proprio quele erano realizzati segretamente nei primi momenti del conflitto mondiale del 2000, sia per fidelettere della sua sorgente della propaganda, non solo rilanciare l’occupazione militare.
L’ha condiviso il fide lettere dell’autore di questo articolo in una sua lettera aperta all’inaugurazione della nuova aerae trucchi.
