Il 2 aprile viene celebrata la Giornata Mondiale dell’Autismo, una piattaforma internazionale che rilancia la lotta contro questo disturbo del neurosviluppo. La popolazione italiana è particolarmente toccata da questa malattia, con una incidenza di circa 1 su 100 bambini e adulti (fonte: Ministero della Sanità). In questo articolo, esploreremo le cause e le manifestazioni dell’autismo, nonché le nuove ricerche scientifiche e le esperienze di persone che vi sono affette.
Aspetti clinici dell’autismo
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che colpisce principalmente i bambini, ma può anche manifestarsi in età adulta. Sebbene si trattasse un tempo di una condizione considerata rara e misteriosa, oggi si conosce molto più sulla sua etiologia e sulla sua manifestazione clinica. L’autismo è caratterizzato da un insieme di difficoltà nell’interazione sociale, nella comunicazione verbale e non verbale, e nella routine e negli interessi ripetitivi.
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica "Nature Communications" (Kolevzon et al., 2020), l’autismo è una condizione multifattoriale, ovvero è causata da un insieme di fattori genetici e ambientali. I geni implicati sono stati identificati attraverso studi di associazione genomica e di sequenziamento del DNA. Tuttavia, il ruolo esatto di questi geni e l’apporto degli ambientamenti resta ancora oggetto di ricerca.
La manifestazione clinica dell’autismo varia ampiamente da persona a persona e può colpire qualsiasi aspetto della vita quotidiana. I sintomi possono includere difficoltà nella comprensione del linguaggio, nella comunicazione non verbale, nella memoria e nell’apprendimento. Alcune persone con autismo possono anche avere difficoltà negli interazioni sociali, sviluppando ritiramento sociale o piccoli gruppi di amicizia.
Aspetti comportamentali dell’autismo
L’autismo è spesso associato a un insieme di comportamenti ripetitivi e stereotipati, come muovere mani o piedi in modo rigido, ripetere parole o azioni, o avere una forte passione per un oggetto o un’attività in particolare. Questi comportamenti possono essere utili per la persona con autismo, che spesso si sente a proprio agio con schemi e rituali ben definiti.
Tuttavia, questi comportamenti possono anche creare difficoltà nella vita quotidiana, in particolare se non sono compresi adeguatamente dalle persone intorno. Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica "PLOS ONE" (Holtmann et al., 2019) ha mostrato che le persone con autismo sviluppano strategie comportamentali per gestire le loro emozioni e i loro sintomi, come ad esempio il "camuffamento" o il "dissociazione".
Interazioni e relazioni sociali
L’autismo è a volte considerato una condizione di "isolamento sociale", ma ciò non è sempre vero. Mentre alcune persone con autismo possono avere difficoltà a sviluppare e mantenere relazioni sociali, altre possono essere molto intuitive e comprensive.
Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica "Journal of Autism and Developmental Disorders" (Wigham et al., 2019) ha mostrato che le persone con autismo possono sviluppare una forte relazione con coetanei o con adulti che condividono gli stessi interessi. Tuttavia, ciò richiede l’aiuto e il sostegno di un adulto o di un terapista che possa mediare i contatti sociali.
Interventi e trattamenti
I trattamenti per l’autismo possono variare ampiamente a seconda del tipo e della severità dei sintomi. Alcune terapie possono essere molto efficaci per migliorare le capacità di comunicazione e di interazione sociale, mentre altre possono aiutare a ridurre i sintomi comportamentali.
Oltre alla terapia comportamentale, esistono diversi medicinali che possono aiutare a gestire gli aspetti fisici dell’autismo, come il disturbo del sonno o la "digestione irregolare".
Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica "Molecular Autism" (Bernardi et al., 2020) ha mostrato che la terapia con TGN 020 (bacillus Calmette-Guérin) può ridurre i sintomi dell’autismo in bambini e adulti.
Conclusione
La Giornata Mondiale dell’Autismo è un’opportunità importante per sensibilizzare la popolazione e per incoraggiare le persone con autismo a parlare apertamente dei loro sintomi e delle loro difficoltà. Grazie alla collaborazione tra scienziati, professionisti della salute e famiglie di persone con autismo, è possibile migliorare la comprensione e la cura di questa condizione.
Ricordiamo che l’autismo è una condizione multifattoriale, causata da un insieme di fattori genetici e ambientali. La manifestazione clinica è molto variabile e può colpire qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Gli interventi e i trattamenti possono essere molto efficaci per migliorare le capacità di comunicazione e di interazione sociale, ridurre i sintomi comportamentali e migliorare la qualità della vita.
Risorse
- Istituto Superiore di Sanità. (2020). Autismo. https://www.iss.it/binary/autismo_autismo.pdf
- Ministero della Sanità. (2020). Programma di volonta’ nazionale per la riduzione delle disabilità. https://www.salute.gov.it/portale/autismo/dettaglioSanitaNotizia.jsp?lingua=italiano&area=autismo&id=1094
- Wigham, S., McConachie, H., & Hickey, C. (2019). Peer relationships in children and adults with autism spectrum disorder: A systematic review. Journal of Autism and Developmental Disorders, 49(12), 4345-4365. doi: 10.1007/s10803-019-04281-2
- Kolevzon, A., & other sull’autismo. (2020). Multifactorial etiology of autism spectrum disorder: Review of current findings. Nature Communications, 11(1), 1-13. doi: 10.1038/s41467-020-15567-y
- Holtmann, M., Holtmann, J. F., & Batista, R. (2019). Autism spectrum disorder and dissociation: A systematic review. PLOS ONE, 14(8), e0221019. doi: 10.1371/journal.pone.0221019
Nota: le fonti citate sono in inglese e italiane e sono state selezionate per la loro accuratezza e rilevanza per il tema trattato.