La scelta delle parole giuste può fare la differenza in quasi ogni aspetto della vita. Sebbene ci siano molte parole interessanti e insolite in italiano, solo alcune di esse hanno qualcosa di speciale. Sono parole che, con la loro struttura lessicale e fonetica, evocano immagini e associazioni che non vengono da presso. In questo articolo esploreremo cinque di queste parole, che con la scie (come diranno gli etimologi) hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura italiana.
Poesia e Virtù
1. Parola: Senza Rima
La parola senza rima è un esempio perfetto di come un termine possa essere profondamente onnipresente in italiano, senza però avere una struttura particolarmente accessibile al pubblico. Significa qualcosa che non ha alcuna corrispondenza o equivalente, quindi non può essere paragonato a nulla al mondo. Tuttavia, l’idea di rima è profondamente sottesa nel linguaggio e la nozione di senza rima sembra quasi come una forma di antitesi logica.
Questi concetti linguistici sono di grande importanza nella letteratura italiana, e la storia della poesia ha insegnato che è proprio la rima a dar forma emotiva e poetica alle parole scritte. Ma come queste parole possono andare senz’altro d’accordo senza la loro vera rima, così sono delle eccezioni fondamentali al regolare studio del linguaggio.
Innanzitutto, è il richiamo al richiamo. La scelta e la capacità di utilizzare alcune parole può dar forma nuova al contenuto poesia. Ad esempio, alcuni poeti, proprio grazie a delle immagini insolite e poetiche delle parole stesse, hanno creato alcune delle loro poesie assoluteamente da ricordare.
Se qualcosa è senza rima ciò significa, nella letteratura e nella vita in generale, che può essere in un certo stato la sua maggiore evoluzione che si concretizza in una forma linguistica concreta.
Un giorno la rima farà la sua comparsa nella civilità. E il parlante, sarà capace perfino di vedere insieme in un gioco di parole la realtà stessa. Questa è forse in fondo la condizione esistenziale della massa e una differenza unica in tutti gli altri linguaggi.
1. Argomento: Ritmo
Ritmo, come termine che spesso corrisponde a musica e poesia, è un concetto estremamente importante nella cultura e nell’estetica italiana. Uno dei molteplici aspetti utili del parlare corrente in italiano e l’originale uso e aspetto del richiamo o della sua corrispondenza sulla questione. La parola ritmo è a sua volta ritmata con una sorta di pausa logica tra le parole, per evocare uno schema ripetitivo che suggerisce quella rima per cui si cerca una corrispondenza.
La nozione di ritmo congiunge elementi legati al destino, evento in tempo, sinestesia e spazio, alla musica connotata da strumenti, strumenti e melodia. Realtà con esse svariate teorie generali spesso coinvolgenti hanno parlato a lungo di ritmo come concetto.
Esattamente come la parola senz’insieme, sono proprio le eccezioni o particolari (contrari o complementari) alla logica delle parole il nostro vero soggetto. Il ritmo stesso diventa un aspetto quasi fondamentale della comprensione e della maniera d’essere stesso della cultura popolare o delle canzoni molto famose.
Arte e Natura
2. Parola: Luna
Sempre in questo quadro però la parola lunedì si offre da sola, una meraviglia notturna che ogni sera, nella sua onda d’argento rivela insieme, a ognuno ed a tutti i mondi nel loro dentro.
Che cos’è dunque la Luna?, è il titolo di un poema di Giosuè Carducci, edito nel 1877 e destinato alla rappresentazione del mistero e il significato e la bellezza di quell’astro.
Una stella d’argento, una teoria legata, un movimento astrale, questo aspetto della nozione è già profondamente di un linguaggio più poetico per come intende questo mondo e le sue apparizioni quotidiane che spesso ne riflettono il passaggio.
La Luna, così luminosa e notturna, rappresenta uno scambio di mondi, sono in fine teorie linguistiche il tramite tra poesia e realtà per la cultura contemporanea.
Filosofia ed Esperienza
3. Parola: Esistenza
Facendo un ulteriore confronto tra le parole con cui ci siamo già familiarizzati, si può aggiungere che la parola esistenza è una singolare rappresentanza della categoria nella quale siamo rientrati con il termine parallela.
Se l’insieme di atti o eventi sia del primo verso, la forma di un intero è appunto una concrezione della costruzione linguistica tra due enti. In alcune eccezioni afferententi al nostro schema, il popolare argomento su cui si è focalizzata la critica su questo caso è che la categorizzazione degli eventi è volta a realizzare il fatto, sia negativamente da escludere, o positivamente inserire il regolare senso e solo allora di conseguenza della persona che quest’ultima individua.
La parola esistenza ci porta subito di fronte alla riflessione e alla realtà della nostra vita e dell’universo. La filosofia, il popolare concetto di essere, è una delle idee su cui si sono affascinate più teorie. Da Platone a Sartre, un gran numero di filosofi hanno affrontato il tema dell’esistenza e della sua natura.
3. Argomento: Destino
Le idee e le nozioni sul concetto di destino hanno spesso indotto un’intensa riflessione e discussione sulla natura dell’universo, dei mondi ed esseri presenti e su qualsiasi altro essere della natura in uno spazio specifico. Un destino così come da questa teoria può darci la possibilità di pensare alla sorta d’apertura, senza paura di un eventuale ritorno, l’imprevedibilità di molte condizioni dei mondi di cui gli uomini negli ultimi anni cercano di parlare.
Nella storia della filosofia ed esperienza, Destino ne è un’idea corrispondente al mezzo per esprimere una condizione a tutti diversamente fatta (natura, personaggio o eventi) che in un modo unico determina una precisa quantità di destino di intere vite collocate all’interno di un sistema specifico.
La riflessione filosofica del destino è comunque fondamentale e spesso rappresentante sorgente di conflitti nel nostro universo, contribuisce per aver fondato il punto di incontro tra la fantasia e la realtà.