La definizione della vecchiaia o anzianità è di fondamentale importanza per capire da cosa si deve identificare questo fenomeno della vita umana. L’anzianità definisce l’età a partire dalla quale un individuo è considerato "anziano" e chiaramente, la soglia di questa età può variare a seconda di diversi fattori. Nell’articolo che segue, esploreremo il significato di anzianità e cercheremo di fornire una risposta approfondita a questa domanda: a che età si è anziani?
La legge e la definizione dell’anzianità
In Italia, come in molti altri paesi, la legge stabilisce una soglia di età per definire l’anzianità. Secondo il codice delle assicurazioni sociali (articolo 2, comma 2), un anziano è considerato tale quando raggiunge i 65 anni di età. Questa soglia di età è stata stabilita con lo scopo di identificare i soggetti che hanno raggiunto la pensione di vecchiaia e che quindi hanno diritto ai benefici correlati all’anzianità.
Tuttavia, la definizione dell’anzianità non si limita solo alla soglia di età stabilita dalla legge. Altri fattori, come la salute, lo stato di salute mentale e fisica, la capacità di lavoro e l’indipendenza, possono influire sulla definizione dell’anzianità di un individuo.
La sanità e l’anzianità
La sanità è un fattore fondamentale per la definizione dell’anzianità. Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’anzianità è correlata all’età, ma anche alla presenza di patologie e malattie. In particolare, la OMS definisce l’anzianità come "il processo di invecchiamento che comprende le conseguenze dell’accumulo di stress dannoso e di mutate caratteristiche fisiologiche che possono riguardare ogni aspetto del corpo e della mente".
La salute mentale è un altro aspetto importante della definizione dell’anzianità. La depressione e l’ansia sono due delle principali patologie che colpiscono gli anziani, e possono influire sulla loro qualità di vita. La prevenzione e la cura di queste patologie sono fondamentali per garantire un invecchiamento sano e felice.
La capacità di lavoro e l’anzianità
La capacità di lavoro è un altro aspetto importante della definizione dell’anzianità. In Italia, la legge Stato-Regioni 28 del 2010 stabilisce che i lavoratori che raggiungono i 65 anni di età hanno diritto a pensione. Tuttavia, la capacità di lavoro di un individuo può durare anche oltre i 65 anni, a seconda delle sue condizioni fisiche e mentali.
La titolarità alla pensione di anzianità è quindi strettamente legata alla capacità di lavoro di un individuo. Secondo la legge, i soggetti che raggiungono i 65 anni di età e che hanno maturato i requisiti necessari possono ottenere il reddito di cittadinanza o la pensione di anzianità.
L’indipendenza e l’anzianità
L’indipendenza è un aspetto fondamentale della definizione dell’anzianità. Gli anziani che mantengono la propria indipendenza sono quelli che riescono a curare la propria salute, a gestire le proprie finanze e a mantenere la propria capacità di lavoro. Questi individui sono considerati "anziani attivi" e possono continuare a vivere una vita piena e significativa.
La mancanza di indipendenza, invece, può portare a una vita di isolamento e di dipendenza dagli altri. I soggetti che non sono in grado di mantenersi in forma e di curare la propria salute possono diventare dipendenti dagli altri per la cura dei propri bisogni di base.
La tutela e la protezione degli anziani
La tutela e la protezione degli anziani sono fondamentali per garantire un invecchiamento sano e felice. In Italia, la legge stabilisce diversi strumenti per tutelare gli anziani, come la pensione di anzianità, il reddito di cittadinanza e le prestazioni sociali.
Inoltre, la legge stabilisce la creazione di nuove opportunità educative e formative per gli anziani, siano esse a livello di base o universitario. Questi strumenti possono servire ad attualizzare il sapere e confrontarsi sulla gestione del proprio tempo per mantenere la propria indipendenza. Nel settore sanitario, la tutela degli anziani è garantita dalla legge 30 del 1971, che stabilisce l’istituzione dei servizi sanitari per le persone anziane resistenti.
La filosofia del dopo lavoro: superare lo stadio dell’anzianità
Lo stadio dell’anzianità individua il punto di arresto della carriera lavorativa. La vita di un individuo raggiunge i suoi momenti più fiorenti a partire dalla vita professionale e non diventa stabile aprendo sfide. Sviluppare nuove paesi filosofiche è di fondamentale importanza perché deve offrire gli strumenti per "essere" avanti di noi ed adeguarsi agli ideali del futuro.
Gli strumenti tra l’altro sono, mantenere la propria autonomia, accantonare una riserva economica, lavorare regolarmente sulla propria formazione evolutiva per guadagnare competenze che possono cambiare la propria carriera. Soffermarsi su quei punti nel corso della propria vita può indicare un indicò ambiguo.
