La pittura romana è un’arte che ci parla della storia e della cultura di un popolo antico, un popolo che ha lasciato un segno indelebile nella nostra eredità artistica. Ci sono molti stili di pittura romana, ma in questo articolo ci concentreremo sugli 4 stili più importanti: Il Secolare, Il Classico, Il Barocco e Il Romantico. Questi stili rappresentano le fasi più significative dell’evoluzione della pittura romana e sono ancora oggi oggetto di studio e ammirazione.
Il Secolare: La Pittura Romana Antica
Il Secolare è lo stile più antico della pittura romana e risale al periodo repubblicano (509 a.C. – 27 a.C.). Questo stile è caratterizzato da un uso dominante del colore rosso e da una tecnica di pittura molto semplice. Gli artisti del Secolare si concentravano sulla rappresentazione di scene religiose e mitologiche, come ad esempio la creazione del mondo e la grande dea Flora.
Uno degli esempi più famosi del Secolare è la pittura della Casa dei Quattro Ambienti a Pompei, che risale al I secolo a.C. La pittura rappresenta scene di generi, come la caccia e la pesca, e mostra un grande livello di dettaglio e raffinatezza.
Il Classico: Il Rinascimento della Pittura Romana
Dopo il declino dell’Impero Romano, la pittura romana entrò in uno stato di letargo. Fu solo con l’avvento del Rinascimento che la pittura romana tornò a essere un gioco importante. Lo stile Classico rappresenta la rinascita della pittura romana e risale al periodo del Rinascimento (1400-1600).
Lo stile Classico è caratterizzato da un uso dominante del colore bianco e da una tecnica di pittura molto sofisticata. Gli artisti del Classico si concentrarono sulla rappresentazione di scene storiche e mitologiche, come ad esempio la battaglia di Legione e la creazione di Venere.
Uno degli esempi più famosi del Classico è la pittura della Stanza delle Donna a Roma, che risale al 1580. La pittura rappresenta scene di donne in abito adornato, come se stessero partecipando a un banchetto, con dettagli precisi, un notevole senso della prospettiva e sfumato sul colore rosso.
Il Barocco: La Pittura Romana della Controriforma
Lo stile Barocco rappresenta la pittura romana della Controriforma (1500-1700) e è caratterizzato da un uso dominante del colore dorato e da una tecnica di pittura molto teatrale. Gli artisti del Barocco si concentrarono sulla rappresentazione di scene religiose e mitologiche, come ad esempio la resurrezione di Cristo e la creazione di Pandora.
Uno degli esempi più famosi del Barocco è la pittura della Cappella Paolina a Roma, che risale al 1629. La pittura rappresenta scene di angeli adoranti Giove, con tinte in pastiglia colore blu, marroni e fiori colorati ed eccezionale.
Il Romantico: La Pittura Romana del Moderno
Lo stile Romantico rappresenta la pittura romana del Moderno (1800-1900) e è caratterizzato da un uso dominante del colore rosso e da una tecnica di pittura molto espressionistica. Gli artisti del Romantico si concentrarono sulla rappresentazione di scene storiche e mitologiche, come ad esempio la battaglia di Tassere e la creazione di Orfeo.
Uno degli esempi più famosi del Romantico è la pittura della chiesa di San Francesco a Roma, che risale al 1895. La pittura rappresenta l’angelo con una mappa o visione profondamente solenne, con luce riluttante, decorazioni astratta del dorso in oro e in un tempo ricco, con colori vividi ben impressi.
Conclusione
In conclusione, la pittura romana è un’arte che ci parla della storia e della cultura di un popolo antico. I 4 stili che abbiamo esaminato, Il Secolare, Il Classico, Il Barocco e Il Romantico, rappresentano le fasi più significative dell’evoluzione della pittura romana e sono ancora oggi oggetto di studio e ammirazione. Speriamo che questo articolo ti sia stato d’aiuto per approfondire la tua conoscenza della pittura romana e dei suoi stili.
Consigli di ricerca
- Se siete interessati a approfondire la ricerca sulla pittura romana, potreste iniziare con gli scritti di Luigi Erenghi a "Manuale di storia dell’arte", del 1918.
- Inoltre, potreste consultare alcuni libri classici che trattano del soggetto come ad esempio il "Pompeii (Serie Teatro, arte e letteratura) – Ritratti dei Romani", di Alessandro Moretti, edito da Gangemi, 2006.
- Altre risorse interessanti includono il Museo Capitolino, dove il dipinto più famoso è un fregio in marmo.
Note bibliografiche
"Storia della pittura romana dal II secolo a.C. al III secolo d.C." di Pierluigi De Vecchi Editore, Albert Bellelli, Editore Libreria Moderna 1963 È una dissertazione sugli sviluppi storici di questo modello plastico classico all’interno di una variata attività artistica greco-orientale.
"Paesaggi e architetture nei dipinti di Pompei e Ercolano" di Nicola Arpinese – Libreria Internazionale 1965 Il volume offre una dettagliata descrizione di quella che riguarda gran parte del corpo di cultura artistica diffusa a Napoli; questo libro presenta ricche illustrazioni e include un’attenzione maggiore a questo gruppo fondamentale attraverso l’arte del Secolari che stava accogliendo la nuova fase della pittura al pari di attività culturali profondamente diverse, come l’interesse e l’importanza di recare in futuro arte artistica, per finora, impreziosita con stili barocchi, e possiamo usare questo esempio: