La Grecia, un paese situato nella regione dei Balcani, è composta da diverse isole che si estendono nel mar Egeo e nel mar Ionio. Sebbene la Grecia sia note per le sue antiche rovine, la sua incredibile cucina e la sua storia ricca, non è sempre facile individuare le sue isole. Da alcuni anni, esiste un dibattito tra gli storici e gli scienziati riguardo alla presenza di una quindicesima isola. Abbiamo deciso di approfondire la storia e la geografia del 25° isola della Grecia e di esplorare i motivi per cui tale isola non è riconosciuta ufficialmente.
Geografia e storia del 25° isola della Grecia
Per comprendere l’esistenza del 25° isola della Grecia, è importante esaminare la storia del paese e del suo arcipelago. La Grecia è composta da oltre 2.000 isole, anche se molte di esse sono piccole e disabitate. La maggior parte delle isole sono situate nel mar Egeo, il mare che separa la Grecia dall’Asia Minore. I primi abitanti della Grecia furono i Minoici, che si stanziarono sull’isola di Creta intorno al 2600 a.C. Da quel momento, la Grecia fu conquistata da diverse civiltà, come i Greci antichi, i Romani e gli Ottomani. L’isola di Kriti è nota come la culla della cultura minoica, una civiltà antica che si sviluppò nel III millennio a.C.
Secondo una recente pubblicazione scientifica, l’esistenza del 25° isola della Grecia potrebbe essere attribuita a un’isola sconosciuta nella parte sud-orientale dell’Egeo. Questa isola venne descritta per la prima volta nell’VIII secolo a.C. dall’antico geografo greco scrittore Strabone. Strabone descrisse l’isola come una piccola isola rocciosa situata a circa 30 miglia dalla città di Lemesos. L’isola non è stata ulteriormente menzionata nella letteratura storica fino a tempi recenti. Secondo Ulisse Strottera, un ricercatore del consorzio Egnatia in Tessalonica, alcune ipotesi suggeriscono che questa isola sia un’isola scomparsa del III millennio a.C.
Scoperta e nomine ufficiali
Avvalendoci dei dati disponibili in forma digitale e il database della biblioteca del progetto. In alcuni casi, la scoperta di queste isole fu poco graduale e paralizzante, man mano che emergevano nuove testimonianze di città-fortezze abbandonate e gregge di sommerse. Il meridiano (o longitudine) dell’esperienza di questo 65° Nord, nel mondo, doveva essere raggiunto come l’aereo in volo, dall’aeronautico, ed i giuristi apprezzavano le leggi dell’"epoca".
Secondo un membro del consorzio Egnatia, "La geografia marittima dell’Egeo, le isole della Grecia, nelle marine dell’Europa orientale sono state cartografate e geodeticamente inventariate, in tempi trascorsi."
Iscrizioni e reperti
Il più famoso reperto istruttivo di iscroli nei livelli istruttivi d’ogni eta è sicuramente la targa di Artemide (550 a.C. circa), esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Atene. I filosofi aristotelici hanno spiegato l’idea, usando l’anatomia del prosciutto. "Anche questi antichi," scriveva, "lavorarono seguendo l’ispirazione. E i loro miti e storia si trascinano di città in città."