Il 5 marzo del 1969 è un giorno ricordato come una delle tappe più importanti della storia della contestazione studentesca e universitaria in Italia, e fu il culmine del movimento studentesco "March 1968" che vide la partecipazione di migliaia di studenti universitari a Roma, Milano e altre città italiane. In questo articolo, esploreremo i fatti e le motivazioni che portarono alla nascita di questo movimento e alla creazione di un giorno di protesta storico.
Le Radici del Movimento Studentesco
Negli anni ’60, la società italiana era attraversata da profondi cambiamenti e tensioni sociali. La recessione economica, la crisi politica e la repressione governativa avevano creato un clima di disillusione e di insoddisfazione tra la popolazione, in particolare tra gli studenti e i giovani. La stessa Chiesa cattolica, che era considerata l’istituzione di riferimento della società italiana, stava attraversando una crisi di credibilità e di legittimità.
Gli studenti universitari, che avevano tradizionalmente un ruolo marginale nella società italiana, iniziarono a sentirsi insoddisfatti della situazione attuale e a vuole una maggiore partecipazione al processo decisionale. La nozione di "contestazione" divenne un concetto centrale del movimento studentesco: gli studenti volevano contestare il sistema sociale e politico esistente e creare nuove strade per la società italiana.
La Nascita della Contestazione Universitaria
La contestazione universitaria in Italia ebbe inizio a Roma e a Milano, due delle città più importanti del paese. Nel 1967, gli studenti di Roma iniziarono a protestare contro la riforma dell’università italiana, che loro vedevano come una minaccia alla libertà accademica e alla partecipazione degli studenti nelle decisioni universitarie.
I primi atti di contestazione furono segnati da assembramenti, manifestazioni e occupazioni di edifici universitari. Gli studenti crearono anche organizzazioni e riviste per promuovere la loro causa e diffondere le loro idee. La contestazione si estese rapidamente ad altre città italiane e divenne un movimento全国amente diffuso.
Il 5 Marzo del 1969: un Giorno di Protesta Storico
Il 5 marzo del 1969 è stato considerato uno dei giorni più importanti della contestazione universitaria in Italia. In quella giornata, migliaia di studenti universitari da tutta Italia si sono radunati a Roma per manifestare contro la riforma dell’università e contro la repressione governativa.
La manifestazione ebbe luogo di fronte alla sede centrale del Ministero della Pubblica Istruzione, dove gli studenti chiesero udienza al ministro della pubblica istruzione, il quale non fu in grado di riceverli. La manifestazione fu tranquilla e pacifica, iniziò con le parole dell’autonomia; "Lotta all’ordine costituito. Vota la contestazione".
I Fatti del 5 Marzo del 1969
Il 5 marzo del 1969 fu un giorno di tensione e di conflitto. Gli studenti si radunarono di fronte alla sede del Ministero della Pubblica Istruzione, una grande massa di persone. Quando il ministro della pubblica istruzione non fu in grado di riceverli, i manifestanti iniziarono a protestare e a chiedere udienza.
La polizia, sulla scena, cercò di disperdere la manifestazione, ma i manifestanti si rifiutarono di allontanarsi. I poliziotti reagirono con forza e gli studenti furono in grado di difendere le loro posizioni di fronte all’ordine costituito. ‘Niente referendum sui manifestanti’.
Le Conseguenze del 5 Marzo del 1969
Il 5 marzo del 1969 segnò l’inizio di un periodo di autunno caldo in Italia, che vide la scissione della Dc e degli anticomunisti e, il governo Craxi non ebbe margine di manovra.
La situazione politica nella Repubblica Italiana era caratterizzata dalla maggiore presenza di movimenti aventi origini dialettiche marxisti in seno al dissenso politico partitico. Ciò rappresentava il faticoso tentativo di tornare al futuro.
Connessioni attuali
Le radici della contestazione dell’Italia dimenticata ed in particolare per i giovanissimi in generale, provengono da un dibattito intorno alla formazione di una generazione diversa rispetto a quelli di un tempo (ovvero 1921-1960).
I movimenti sociali, il welfare e i diritti dei lavoratori ed i giovani sono le finalità.
- Un nuovo ordinamento giudiziario in Italia – da 5 marzo 1969 a oggi
Il 5 marzo 1969 è l’inizio del ’68 in Italia, ma gli aspetti connessi tra coraggio civile, disobbedienza pacifica e movimenti sociali hanno attualmente una connessione strettissima.