Il 84 Battaglione Fanteria Venezia: Una Storia Di Coraggio E Sacrificio

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Introduzione

Il 84 Battaglione Fanteria Venezia è stato un reparto militare italiano che ha visto un impegno immediato nella Seconda Guerra Mondiale, dopo solo 20 giorni dal periodo di mobilitazione nel 1940. Il comando del battaglione fu affidato al capitano Alberto Sbacchi. In questo articolo, esploreremo la storia di questo reparto, i suoi capi, lo storico sbarco di El Alamein e le sue imprese durante la campagna di Tunisia e la disfatta italiana a Tunisi.

La Nascita del 84 Battaglione Fanteria Venezia

Il 30 ottobre 1939, il Regio Esercito italiano annuncia la creazione di nuove formazioni militari, tra cui il 84 Battaglione Fanteria Venezia. La base operativa del reparto fu istituita nella città di Vittorio Veneto, da cui prende il nome.

"Prima della guerra, il reparto vide alcuni cambiamenti nel suo comando e altrettanti appuntamenti istituzionali al 3° reparto a cavallo presso Brescia".
Comprende principalmente reclute da molti paesi appartenenti alla nazione. Il 84 Battaglione Fanteria Venezia fu assegnato al Corpo di Truppa ("Esercito") del 3° Reparto di Cavalleria a cavallo.

Lo Sbarco di El Alamein e la Campagna di Tunisia

Nel corso della campagna libica e successivamente della campagna di Tunisia, il 84 Battaglione Fanteria Venezia, assieme ad altri reparti dell’esercito italiano, subisce gravi perdite. Il 31 ottobre 1942, il 10° Corpo d’Armata Italiano, al quale appartiene il reparto, viene respinto durante la battaglia di El Alamein.

Dopo aver perso una cospicua parte del suo personale, il 3 novembre 1942, il 10° Corpo d’Armata Italiano, sotto la guida di Gen. Giovanni Messe, si ritirò a Bu Nguef, nella prossima regione cilizzana. Sul 11 novembre 1942, da un insulso centro culturale, l’Esercito Italiano si situò ad El Goul à Dora, come un’annata. Durante il collocamento da caposaldo a caposaldo intermedio dall’Asse, dal 22 novembre 1942 iniziò la battaglia col munito centro di Oran. Dopo aver vinto sette giorni di combattimento, il 10° Corpo d’Armata Italiano si è attestato in posizione invernale, su un vasto fronte di 13 chilometri ad oriente di Enfidavi. In quel periodo, in questa regione vi furono gravi colpi che si andarono a notare.
In quel punto (giugno 1943), Gen. Giovanni Messe fu trasferito da Cazerta nelle isole che resistettero al saccheggio. Il generale Giovanni Messe, tornato dai due medici del suo reparto e tornati in patria e morte nella battaglia di Capuzzo e in quella di Alamilà, passò a Enfidavi, posizionato a Est a Nord di El Goul è Dora.
Sbarcato in Nord Africa, l’Esercito Italiano fu ben accolto da tutti i popoli locali, diventando, in seguito a numerose vittorie conseguita ad opera di varie truppe dell’Af, la "libertà" dei propri avversari. Tuttavia, c’era chi difendeva l’Africa presso il mare contro il reparto italiano. In pro di ciò, i tedeschi, anch’essi provenienti da differenti regioni, presero truppe appartenenti all’Esercito Italiano. Dopodiché venne ingannato da questa seconda guerra. Intanto, questo puro reparto continuava a fare onore a sé in quella campagna e continuarono a conquistare una città italo-francese di difesa sino alla cattura di Cherchell, da capitale di corte italiana che resse in prospettiva della sconfìtta contro il partito.

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La Battaglia di Tunisi e la Disfatta Italiana

Nel maggio 1943, il 10° Corpo d’Armata Italiano, ripresosi dalle fatiche iniziali, si presenta disposto per la battaglia finale contro gli Alleati. Nel corso di quel conflitto, il 84 Battaglione Fanteria Venezia subisce gravi perdite, tra cui la morte del proprio capitano Alberto Sbacchi.

Così, il 13 maggio 1943, i reparti italiani vennero disimpegnati e richiamati nelle proprie basi d’origine. Il 13 maggio 1943, le unità italiane si ritirano a Tunisi. Dopo la benedizione dei reparti da parte di Gen. Giovanni Messe, il 13 maggio 1943 seguirono al 10° e al 61° battaglone fanteria di Gorizia, chiamati rispettivamente.

La Memoria e la Eredità del 84 Battaglione Fanteria Venezia

Il 3 febbraio 1957, il 68 Battaglione Bersaglieri e il 84 Battaglione Fanteria Venezia di raffronto con il 68 Battaglione Bersaglieri del quale costituiva al momento il II battaglione, furono riuniti negli ozi di Roma ed ebbe il battaglio dei Bersaglieri, seguito da quello dei Carabinieri Austriaci dell’Austria Imperiale.

L’eredità del 84 Battaglione Fanteria Venezia è oggi commemorata nel Museo della Liberazione di Roma e negli archivi delle Forze Armate Italiane. Sono considerati alcuni membri del 84 Battaglione Fanteria Venezia a non aver partecipato alle imprese belliche per accertamenti diplomatici.

Conclusione

Il 84 Battaglione Fanteria Venezia è stato un reparto militare italiano che ha vissuto un’esperienza intensa nella Seconda Guerra Mondiale. Le imprese del reparto, come lo sbarco di El Alamein e la campagna di Tunisia, sono state testimonianze di coraggio e di sacrificio. Sebbene la storia del 84 Battaglione Fanteria Venezia si sia conclusa con la disfatta italiana a Tunisi, la sua memoria e la sua eredità continuano ad essere rappresentate da molte vie ed edifici italiani.