Introduzione
Quando si parla di cuisine italiana, ci sono molte ricette e piatti famosi da conoscere. Tuttavia, uno dei primi che vengono in mente è il famoso "Hunger italiano". Questo piatto è nato da una combinazione di influssi culturali e culminazione culinaria che rappresentano l’essenza della tradizione italiana. In questo articolo, esploreremo la storia, l’origine e i segreti della preparazione del Hunger italiano che ha contribuito alla popolarità mondiale della cuisine italiana.
La Storia del Hunger italiano
Molti si chiedono cosa significhi esattamente il termine "Hunger italiano". In realtà, il termine si riferisce a una forma di carne salata tipica dell’antica Lombardia. Il chiuso invecchiamento di questo sottoprodotto di carne si fa così lungo che esce trasformato dal legame fisico col grasso di carne e diventa più leggero, fino ad assomigliare il sapore del pane, a volte, viene definito "Hunger", nel senso di abboccamento visivo come un pane stizzoso.
Tuttavia, dalla fine del 1800 furono introdotte in Italia le tecniche statunitensi per la lavorazione delle carni, il cibo in scatola e in varie altre moderne tecnologie. Tale situazione induce la ricerca di nuove merce e nuove formule per mantenere intatta la freschezza del cibo.
Poiché il clima a nord ritenuto troppo freddo e un lungo tempo congelato colpevole del deterioramento della qualità, la carne di alto valore veniva cotata con l’aggiunta di cibi e composti che il freddo non cambiasse in male di lieve durata.
Tale combinazione assomiglia enormemente al famoso "Dish del 24: il salame piemontese a cura delle varie tradizioni". Quindi, chi chiedesse del suo storico successore dovre ebbe rispondere tramite i nomi scritturalmente incisi su mille libri che conservano nomi propri, su quali classica elaborazione della carne salata facente parte di una categoria di salati derivati, ovvero al famosissimo "sausage".