Il Progetto 636 Close-up Polaroid: Un Traguardo Nello Sviluppo Delle Fotografie

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Introduzione

La storia della Polaroid risale ai primi anni ’50, quando Edwin Herbert Land registrò una domanda per un processo di sviluppo rapido delle foto chiamato "Polaroid." Questo processo cambiò drasticamente l’industria fotografica, rendendo possibile ottenere delle foto sviluppate in breve tempo. Nel corso degli anni, la Polaroid produsse diverse macchine fotografiche specializzate nello sviluppo rapido delle foto, compresa la segnalata 636 Close-up Polaroid. In questo articolo, esploreremo la storia e funzionalità di questa macchina fotografica unica.

Storia della Polaroid e la Nascita del 636 Close-up

La Polaroid è stata fondata nel 1937 da Edwin Herbert Land avve, ingegnere e imprenditore americano. La sua più grande invenzione fu il processo di sviluppo rapido delle foto, chiamato "Polaroid Land Camera." Questo processo utilizzava una pellicola unica contenente la sensibilità sensibile al luce, il processore, e il materiale per svuotare l’immagine sulla pellicola. Nel 1947, David McIntosh sviluppò uno scanner ultrasonico chiamato Soundtrak alla Xeron Industrial Textiles Inc. di Richmond, Indiana. Dalla primissima versione della Polaroid 95 (fuori di moda), ci furono successive versioni successive come la modello ‘Land Camera, e le successive versioni Land Camera.

Nel 1965, la Polaroid Inc. introdusse il primo modello professionale, chiamato M-550, seguito dal modello professionale mod M- 3, poco dopo. Nel 1967, fu registrato il 636 Close-up Polaroid. Questa macchina era in grado di riprendere con grande precisione foto a 28mm. La lente 636 ti consentiva di scrivere e magari scambiare una visione, in modo obliquo e con un campo visivo angolato.

Funzionalità e Principi di Funzionamento del 636 Close-up Polaroid

Il 636 Close-up Polaroid era una macchina fotografica di tipo a pellicola unica integrata, realizzata con l’obiettivo di migliorare la leggibilità, una lente fisso. La macchina era specificata per sviluppare fotogrammi da 28mm. grazie alla pellicola speciale a pellicola unica.

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Il processo di sviluppo si articolava in 3 fasi:

  • Innanzitutto, la pellicola era sigillata e iniettata di un liquido contenente ipoclorito di sodio. Questo liquido era stoccato al suo interno con una tipologia unica.

  • Dopo aver attivato la scossa magnetica, i fotogrammi colpiti venivano immessi in un batuffolo piatto. Il liquido assorbiva con velocità superiore ai secondi, sviluppando rapidamente quelle su di esso presenti immagini.

  • In seconda, man mano le pellicole sarebbero svuotate e nuovamente attivate per squalificare le inevitabili porcherie e frane.

Esistevano diverse funzionalità presenti nella macchina, come l’impossibilità di adattare la distanza di sguardo da 42 a 122 cm.

Infine, la macchina istituì un supporto composto da diverse combinazioni di angoli (anche angoli più ripidi).
Che prevedono il posizionamento statico a base manuale, con dispositivi rotazionali per valorare campi di visualizzazione a bassi coefficienti di lunghezza focale.

  • Questo è un consiglio per rendere con maggiore approssimatività.
  • Le presa della "foca" e la segnalazione del messaggio per il fine sviluppo di immagini sono estremamente spesso inutilizzate e non vincolative: è possibile dunque realizzare foto perfette in modo completamente manuale, ovvero ottenendo fotografie di molta qualità appena sviluppate.

Accessori e Abbinamenti del 636 Close-up Polaroid

Il 636 Close-up Polaroid fu progettando pensando, per tutti gli specializzati addetti alle foto in azione, in modo da facilitare. la ripresa.

Per questo, erano selezionabili diversi accessori come:

  • Lenti a vario obiettivaggio (0,5m, 22mm, 35mm)
  • Lensa a ottiche d’acciaio (22mm)
  • Carrello mobile (supporto ad alta inclinazione di +18°, compenso)
  • Scatole attive di svuotature di immagini e rigide.

Conclusione

Il 636 Close-up Polaroid è stato uno dei primi modelli di fotocamera Polaroid specializzata in macrofotografia. La sua proprietà di sviluppare le foto in 7 minuti lo ha reso idoneo per molteplici applicazioni, come ad esempio la documentazione scientifica. I progressi di tecnologia di ripresa e sviluppo in breve tempo hanno portato al dismissione di massa di questo modello fotografico, ma la sua unicità e innovazione lo hanno reso una macchina fotografica storica molto apprezzata ancora oggi.

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Vantaggi e Svantaggi del 636 Close-up Polaroid

Vantaggi:

  • Possibilità di sviluppare foto in 7 minuti
  • Confezione alta con larghezza di azione di angolo
  • Schema funzionale in grado di replicare modalità fotografiche con ampi scorci automatici da fotografie diverse.

Svantaggi:

  • Costo elevato a causa di complesse trattazioni dei componenti del modello.
  • Carattere di pezza unica per supporta svuola di batteria.
  • Perfezione teorica di sviluppo di fotogrammi nel 32mm con possibile ingrandimento fotografico durante estraenda di mosaici di macchie.