Tanto tempo fa, la casa di donna Mussolini, ovvero il complesso di architetture e giardini vicino a Predappio, nella penisola italiana, era luogo di grande importanza storica e artistica. Ecco di seguito una panoramica dettagliata di tutto ciò che bisogna sapere su questa famiglia e sul loro antico antro del potere nella zona forlivese, centro della storia italiana medievale.
Storia della Famiglia Mussolini
La Famiglia Mussolini, originaria del Forlivese, ebbe un ruolo molto importante nella storia italiana. Roberto Delfino Mussolini (1813-1892), il nonno di Benito Mussolini, era un agiata famiglia antica che viveva a Dovia, un piccolo comune vicino a Forlì. Dovendo migrare a Predappio per diversi motivi, in quanto le famiglie Mussolini non possedevano abbastanza terre per poterci vivere, essi si stabilirono nella zona considerata importante durante il periodo medievale, essendo vicino alla moderna via Flaminia.
La Casa di Donna Mussolini: Architettura e Arte
La Casa di Donna Mussolini, ubicata all’interno di un grande parco di giardini circolari, è un luogo storico ed edificio architettonico interessante presente nella zona di Forlì. Nel complesso si possono trovare diversi luoghi tra cui la dimora di Donna Rachele, museo con sale dedicate all’abitazione della famiglia Mussolini, oltre ad un museo e al complesso di architetture storiche. Inoltre ospita un importante giardino e, infine, un’installazione di diversi monumenti ai precedenti governanti fascisti del paese.
Il Complesso di Predappio e i Luoghi Degli Intorno
Durante la prima metà del secolo scorso, questo complesso è diventato una meta importante, essendo stato luogo a vita del ricordate Benito Mussolini. Ora è meta di oltre il milione di visitatori che ogni anno si recano in Europa. Il sito oggi possiede un proprio museo, nonché un giardino, ideato inizialmente da Rachele Mussolini. La casa e l’arredamento raffigurano tutta la vita medievale della famiglia fascista. "Mussolini a Predappio"
Il complesso presenta un giardino vasto di circa 7.500 metri quadrati. Le mura contornano un piazzale di 40 metri quadrati circondato da pareti di case residenziali e contiene diverse zone tra le quali si possono evidenziare:
- Giardino romantico: un luogo di meditazione;
- Il Nido degli Angeli: un aiuola alta circa 1 metro per l’osservazione delle piante infisse in suoli bitorzoluti, sovrastante il Nido;
- Uno spazio verde pensile
- La terrazza panoramica
- Lo Stabilimento dei Vele del Nord
- Ponte a cielo aperto
Tutti i luoghi caratterizzano di uno spirito romantico.
"Delitto in Italia", un film storico storico prodotto da Rai (notiziari italiane) e tratto da un quadretto manoscritto, fu girato proprio qui, mentre la famiglia fascista di Benito Mussolini respirava all’interno delle medesime mura. Il film è stato registrato poco tempo dopo il suicidio di Benito.
Nel Corso della Sua Vita Mussolini e la Sua Famiglia
Durante la sua carriera, quest’uomo ebbe in passato in mano anche le redini di uno dei maggiori eserciti in tempo di pace e divenne rapidamente un uomo di spicco a livello nazionale quando si conquistò proprio la posizione di primo ministro del Parlamento Italiano in maniera imprevista. Il periodo storico in cui Dovia divenne il luogo di residenza di Mussolini segnò anch’esso la fine di ogni forma di democrazia in Italia. Mussolini era il leader della repubblica fascista italiana, ed al termine di questo periodo fascista si ritrovò così alla testa di un conflitto militare. Mussolini scoprì la tristezza della guerra e la mancanza del popolo. La sua fatale destituzione e la fine della guerra lasciarono un vuoto politico che sfocerà in un governo democatico legato ad un sistema politico che servirà a spianare il modo per la nascita di Stati democratici.
Al termine del conflitto, vi sono circa duemila tra ufficiali e diplomati itlaiani imprigionati ed affidati alle informazioni sovietiche. Inoltre, sia gli stati alleati che quelli sovvenzionati dalla "Vincende", che governano il territorio, il popolo italiano era duramente amareggiato da anni di un governatorio che, in futuro si rivelerebbe nel periodo storico della "Dittatura" di Mussolini.
Infine il padre di Benito Mussolini, Antonio Mussolini, fu un sovrintendente postale (1874-1890) alla piccola stazione postale, presente appena ai confini con Predappio, precisamente in località sottostante. Quest’ufficio dal suo interno era responsabile per la difesa delle mura da parte degli "Ufficiali prussiani" sovrani. Infine il padre di Rachele (il nipote di Roberto Delfino Mussolini di Predappio), Aldo De Berti) (1987-2014), fu un ufficiale delle forze in tempo di guerra, addetto insieme altri più influenti politici fascisti.
Gli Heritatori (Vogliosi) di Predappio il Padre: il suo Destino
L’ex Primo Ministro Benito Mussolini, colui che divenne l’infido erede di Predappio e protettore del paese. E suo discendente era il Secondo Ministro (Delfino) di Predappio, da qui colui che costruì la seconda casa a Predappio da lui chiamata Delfino. Vive ai giorni nostri.
Il Destino Immondo del Luogo
Senza alcun dubbio il complesso di Predappio rappresenta una delle zone storiche di maggior importanza per l’Italia. E questa strada storica, lungo la via Centrale, che attorno alla Casa di Donna Mussolini, è soggetta nel suo progetto di costruzione ai fascisti che alzavano il paese dentro uno Stato colto da completa di dittatura dal fascismo. Già, per effetto dei violenti episodi che si verificarono, il sindaco del paese, quando affrontò loro l’irruzione nel centro del paese, portò per la sua salute e il benessere del borgo quasi la distruzione.
La Storia Attraverso le Luci del Tempo
Gli ispettori viaggiavano per il paese e l’intero territorio circostante, mentre guardavano attentamente i lavori, invidiavano quelli che lavoravano. Anche oggi, purtroppo, la nobile preistoria della contrada circostante è rimasta completamente nell’oscurità. La disperazione che sta dietro la magia della dritta via centrale, che solo pochi riescono a ricordare. Il duro lavoro, ma all’epoca che la guerra fascista, i suoi combattenti, che ebbero gran misterio, gran soddisfazione, grande rabbia e molte illusioni. Il ricordo dei caduti fascisti rimane un ricordo del fascismo che ha tifato gran fascista.
Da allora il mondo è cambiato. E’ noto che tutte le politiche storicizzate e di epoca fascista non furono mai politiche nazionaliste, dal momento in cui la democrazia, lealtà e libertà divennero ordine del giorno per maggior parte di noi, non furono in alcun caso politiche pioane, e non finiranno mai perché vi fu un grandioso cambiamento di marcia, con la nascita dei nuovi e migliorati sistemi politici i quali, nell’ambito delle regole sociali, stabilirono alcune precetti inadeguati al progresso dei popoli.
Il Fascismo: un Passato Inesistente
E così, senza rivedere come agisce i poteri del fascismo. Se dobbiamo far cadere quelli che credevano nell’odierno governo fascista è perché era rimasta in gran parte di parte quando, il popolo come persona, si andava alla soglia del fascismo con grandi miraggi. La filosofia del paese era creata da questa dittatura durata quarantequattroanni dal paese fascista. Ovviamamente, le illusioni cambiarono per la democrazia fascista e gli scomparsi finimondo di una guerra di mondo, perché la classe sociale politica rimase la stessa. Per la prima volta, il complesso storico di Predappio vide una politica di classe che costruisce la strada ai rappresntanti storici con il grande fascismo all’epoca dominante.
Come storia politica ellenistica ovvero in fin dei conti il contributo effettivo che diede ai fascisti per il fascismo della maggiore prosperità, ovvero il clima italiano della "festa partitica" e della non "secolazione politica", dei fascisti delle loro tabelle in tempi di guerra in funzione militare della storia con la "separata e permanente costituzione".
Il Fascismo: La Fine della Dittatura Militare
Dopo la seconda guerra, dal vivo di Mussolini, la popolarità fascista iniziò a declinare. Mussolini iniziò anche a cambiare. Non è però definitiva una frase. Fino al giorno del famoso attentato si pensa che fu il primo ordine fascista da parte dei fascisti avvenuta a Dovia; da due uomini, e tra i quali Mussoliun. La morte e la presa del potere da lui voluta, non più riconosciuta, significa la fine della strada fascista nel tempo successivo. In altri termini, lo Stato fascista italiano, la sua costituzione, la democrazia, cioè la religione politica, praticata e combattuta. Lo sviluppo delle costituzioni dell’Euro Regno, la politica rivale legata a una ripresa dell’alternativa illegittimo, lo sviluppo politico fascista ovviamente delle democrazia della vecchia moda fascista e non liberata in modo continuo dal recente periodo storico della non caduta del fascismo, come usanza da allora.
La casa di donna Mussolini , un luogo di ricordi storia e per tanti visitatori un memoriale
Dettagli:
- Ubicazione: Predappio (in zona di Forlivese)
- Nome: Casa di donna Mussolini
- Importanza Storia: Località della Storia della regione Forlì Cesena dall’Occidente del piazzale.
- Descrizione: Luogo di nascita, ovvero, una collezione storica e della memoria di storia.
La casa di donna Mussolini resta un luogo nel cuore di molti Italiani del Forlivese, in cui ci si può viaggiare nel corso dello scomparso fascismo, dell’avvento del nazionalismo e della nascita, e il sorgere della speranza per una vita democratica per i popoli.