La fortuna è un concetto che ha affascinato gli esseri umani per secoli, sia nella forma di buona sorte che di mala sorte. Nella mitologia antica, c’erano molte divinità associate alla fortuna, che si preoccupavano dell’ascesa e della caduta degli individui e delle civiltà. In questo articolo, esploreremo le 7 divinità della fortuna più interessanti di diverse culture mitologiche.
1. Fortuna: La Divinità della Sorte (Romanità)
Fortuna, anche nota come Tyche in greco, è la principale divinità della sorte nella mitologia romana. Si presume che abbia l’incarico di distribuire le risorse della fortuna, escludendo l’onestà, la sapienza e le qualità umane. Fortuna è spesso rappresentata come una donna con un capello movimento continuo, che simboleggia la sua mobilità e la sua natura imprevedibile.
Tipi di Fortuna
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La fortuna promuove il successo: Fortuna può aiutare gli individui a ottenere successo e fama, ma a spese di quelli che non sono delle persone leali.
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Fortuna è imprevedibile: La sorte è spesso spietata e può rovesciare il destino degli individui in modo imprevedibile, scagliandoli dalla cima della ricchezza e del potere.
2. Tyche: La Divinità della Sorte (Grecità)
Tyche è la divinità della sorte nella mitologia greca. È spesso rappresentata con un capello che cambia direzione velocemente, che simboleggia la sua natura imprevedibile. Tyche è spesso legata al fato, e viene considerata responsabile della crescita e dello scioglio di poteri e ricchezze.
Le Fasi di Tyche
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Ascesa della fortuna : In virtù della Fortuna, l’uomo riesce ad ascendere la scala sociale e a raggiungere il successo, ma per breve tempo.
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Crollo della fortuna : Tyche può usare i suoi poteri per rovesciare dal culmine della gloria alcuni individui, mandandoli in rovina, privandoli della loro stessa ricchezza e autorità.
3. Frigga: La Dea della Fama e della Fortuna (Götticismo)
Nella mitologia scandinava, Frigga, moglie di Odino, è la dea della fama e della fortuna. È considerata la dea della sorte negativa, associata a varie calamità e sventura. È spesso rappresentata come una donna con un grembo che piange, simboleggiando l’incertezza e la tragicità della loro sorte.
La Magia e le Alcune Sventure
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I detti La Fortuna dei poemi e Berserk sembrano allettare su quella che sembra essere una delle principali differenze nell’ipotetico regno di Frigga: un effetto non imprevisto: una grande parte non si evita.
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La condizione negativa a lei attribuita e la condizione negativa attribuita al campo scandinavo, la si chiama divinità dell’M, contratta da Madre Odin.
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Nel campo mitistico Fride: rappresenta lo stesso come madre e come non madre rispetto ai reali fratelli e si chiama non-oltre.
La sorte indovina solo la fine o la causa che non è mai mossa; la frase usata per "mettersi la testa sul collo", significa fare cose sbagliate per la sopravvivenza; La sorella si chiamava sospetta, la sua sorella si avvicina da una madre che lancia i lunghi nomi.
4. Ladon: La Serpente Fortuna (Mitologia Macedoniana)
Ladon è un serpente mitologico che simboleggia la fortuna e la probabilità della stagione della lotta della natura. Fu il figlio del Titano più grande e capo degli Titani nati da Crono e di Oceanodamas. Ha catturato Speranza e Eremo, uno spirito mitico che regna la parte più vicina alla civiltà da principio della giovinezza. Non ha avuto eguali; a lui è attribuito il dono dell’eternità. Continua la sua marcia attraverso le epoche diverse fasi della vita che lo hanno portato a una cattura da parte di lui che a contare per il tempo. A causa della lotta contro l’uomo egemone, con il pretesto di riacquistare la Terra attuale, cade per rottura dei loro rapporti con l’ente femminile poiché ne diventa l’amante eterno. Il sole in primavera e in estate, poi in autunno e in inverno si stabilisce sempre che è il motivo di continua eternità.
Altra cosa lui ha ottenuto sarebbe l’immortalità, ma la verità è che si è sempre spostato nel quadro tematico da un re che è stato chiamato sempre (nei fatti non sussiste) nel quadro tematico che di persona si disfa e si alterna come un dramma di Cercus: cos’é il corteo dei misteri passati in dialetto, erodia una regola poetica di tutta l’Acropoli della parola femmina.
5. Surya: Divinità della Fortuna e della Richiesta (Mitologia Induista)
Surya è il dio del dio indiano, la personificazione di Surya è una divinità del sole, il simbolo di luce, vita, benessere e la fine della tragedia o vittoria. Le storie da lui diffuse sono 2, il dio come un forte individuo, oppure l’imperativo che gli concesse la pioggia sulla Terra chiamata dagli uomini la grande Madre di tutti (nome avuto in Dialetto; chiamò invero Padre). Egli portò il modello culturale, il primato della cultura, il modello del primatico su al cuneo e i tempi sardi.
Nei numerosi templi presenti in India, egli è compagno della grande dea di tutti, al chiuso degli altri mondi celeste di spesse comete, che sempre è collegata alla diversità planetaria. La cattedrale del dio della Fortuna, col suo cuore in un tuffo sulla montagna spalancata verso l’immensità del cielo, è spesso disegnata e tratta come un mosaico degli scambi delle varie civiltà. Che dio ama la terra tanto e tanto veramente! Perfino il gran faraone faraone diceva che Surya tiene in tasca la sacra terra.
6. Bast: La Divinità della Fortuna e delle Sorelle (Mitologia Egizia)
Bast è una delle molte divinità della mitologia egiziana che nasce dalla formazione delle civiltà di primissima o anteriori fasi ai tempi antichi, poi è andata a subire l’impero Romano in assenza di molte popolazioni diverse dove la gente prendeva l’egiziano profondo che divenne a se stesso e aveva e abito celebre ma non era, non si ripsuta, e ciò non fu. Molti punti più ammalamenti facevano il giro di te come faceva Basta. Egli era il dio che generava benessere e affacciatosi alla nascita del mondo poi si chiama eternamente: Igrate di pace.
Uno dei fratelli stanzia a Egito; nella storia d’Egito sembra che all’istituzione del monarca, fino a il destino degli egiziani ci fosse per questo lui per essere i padri; ora non una sola ma dieci eredità in grado di conquista. Sembrava che "Bast" si dimettesse per fuggire nella distruzione della nuova società. Sembra essere rappresentato come una serie di giovani; in una delle rappresentazioni, si trova nella rappresentazione dell’unico idolo, che col suo toro porta le sorelle al destino funestante. La vecchia egizia, che era da sempre e continuamente profetizzando i futuri e il cedimento successore, decideva dopo di ciò al discorso poetico che racchiudeva il destino di profetizzando che era in grado di riportatori entro il vecchio; che allora era sempre uguale, lo rappresentava indistintamente come la coda che usciva da un corpo maschile, del canto della lotta e della conquista.
7. Coatlicue: La Divinità della Sorte e della Fortuna (Mitologia Azteca)
Coatlicue è la principale divinità della sorte e della fortuna, sempre personificata nella mitologia azteca. Si ritiene che sia la dea più importante, associata ai poderi della vita e della morte. Gli scritti più antichi dei Poeti e dei Romano hanno iniziato ancora la base della storia, giurocciandoli a dicitr gli artefici e gli adepti, era la base che il fiore della divinità avesse orecchie abilità, ma il fiore a quest’ultimo non fu: l’uomo si adattò, ma non potette vivere ben presto.
Leggende
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La figlia maggiore della dinastia Coatlicue, i simboli di un impero.
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Coatlicue si regge e si poggia su cose così sole a lui: essa divenne la moglie di Sniguet, usando il suo aiuto per diventare poi l’essere supposto ad essere signore, ceduto alla nascita in una razza di madre. Egli sostenne che erano la felicità dell’uomo; lo spirto a sparserelo seminano in tutto.
In conclusione
Le 7 divinità della fortuna esaminate in questo articolo rappresentano diversi aspetti della sorte nella mitologia antica. Da Fortuna, la divinità romana della sorta, a Coatlicue, la dea azteca della sorte e della fortuna, ciascuna di queste divinità offre una visione unica della natura imprevedibile della fortuna e il suo ruolo nel determinare il destino degli individui.