Introduzione
Imparare a leggere è un passaggio fondamentale nella vita di un essere umano, poiché fornisce la base per accedere a conoscenze e informazioni in un modo significativo. La domanda "a che età si impara a leggere" è stata oggetto di studio e dibattito per molti anni, sia tra gli scienziati che tra i genitori e i bambini. In questo articolo, esploreremo la storia di come abbiamo imparato a leggere, le ricerche e scoperte recenti e, infine, le conclusioni che possiamo trarre da questi risultati.
La storia dell’alfabetizzazione
L’origine della scrittura e dell’alfabetismo non è certa, ma si ritiene che la prima forma di scrittura sia stata sviluppata dai Sumeri nella regione del Mesopotamia (attuale Iraq) intorno al 3500 a.C. La scrittura originale era molto diversa da quanto vediamo oggi, con fonemi e logogrammi (caratteri che rappresentano una parola o una frase) che non avevano rapporti con le parole che dicevano. Con il tempo, la scrittura è evolutasi e si sono sviluppate nuove forme di scrittura, tra cui l’alfabeto sillabico e l’alfabeto fonetico.
Le riflessioni di Jean-Jacques Rousseau
Il filosofo francese Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778) si è dedicato a studiare come i bambini imparano a leggere e scrisse un libro intitolato "Emilio" nella cui prima parte condivideva la sua esperienza di come alla sua allieva Isabella-Caterina apprese a leggere.
" … il bambino è ignorante, non sa nulla, è un tabula rasa. Ma di che cosa deve apprendere? Non lo so, chiunque lo dica. Non voglio che mi si insegni nulla per curiosità o per soddisfare un’idea, ma unicamente per far nascere un pensiero. Spero di poter far nascere, da un bambino, un pensatore…" (Rousseau, 1762)
Le ricerche recenti
Negli ultimi decenni, sono stati condotti molti studi sull’abilità di leggere dei bambini. Un interessante studio pubblicato nella rivista "Science" nel 2000 ha analizzato i dati di una popolazione di oltre 4.000 bambini tra 2 e 5 anni di età. I risultati hanno mostrato che, in generale, i bambini iniziano a mostrare la capacità di leggere elementi semplici di linguaggio scritto, come parole e sillabe, a circa 4 anni di età. Tuttavia, questo non significa che tutti i bambini abbiano già sviluppato questa capacità o che l’età di acquisizione sia fissata. Alcuni bambini iniziano a leggere già a 2,5 anni di età, mentre altri richiedono più tempo.
I fattori impiegati nella capacità di leggere
È importante chiarire che la capacità di leggere non è una competenza naturale e, spesso, è lo sviluppo di certo tipo di predisposizioni, nel feto, che fornisce grandi vantaggi per la salvezza, permettendole quindi, di apprendere più facilmente. Tra i fattori più importanti da prendere in considerazione:
- La tempestività dell’intervento precoce: L’accesso alla lettura ricorrente in giovane età fornisce i vantaggi più grandi. Di conseguenza, sono evidenti le più sorprendenti differenze tra bambini precoce connessi a una bambina di età inferiore di 1 anno e i bambini appresi delle loro rispettive norme.
- L’ambiente e la cultura: La legge è una competenza legata in significativa parte, all’ambiente culturale che ricevono fin dal primo momento della loro nascita.
Le strategie di insegnamento
Molti bambini, in particolare quelli con difficoltà di apprendimento, possono beneficiare di strategie personalizzate di insegnamento, come la terapia della lettura o le metodologie di insegnamento della lettura. La scelta della strategia migliore dipende dalle esigenze specifiche del bambino e dalla sua reazione ai metodi specifici. Alcune di essi, inoltre, sono fondati sull’uso di videofilm e di reti, grazie a diversi app.
Conclusione
Imparare a leggere è un percorso complesso che coinvolge fattori geneticamente predeterminati ed ambientali. La domanda "a che età si impara a leggere?" non ha una risposta univoca, in quanto gli individui hanno tempi diversi per raggiungere l’abilità di leggere. Tuttavia, i risultati delle ricerche suggeriscono che, in generale, i bambini cominciano a manifestare le prime capacità di lettura nella prima metà della scuola dell’infanzia (2-5 anni). È fondamentale mantenere nella mente l’idea di personalizzazione non sono affatto necessario i docenti si attacchino a strategie d’insegnamento che vengano ritenuti come poco efficaci nelle tipologie specifiche singole studenti e così andare così la conoscenza si faccia crescere su più funzioni.
Fonti:
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Jean-Jacques Rousseau. (1762). Emilio, ou de l’Education.
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National Institute of Child Health and Human Development, National Technical Information Service. (2000). Report of the National Reading Panel. U.S. Department of Health and Human Services.