L’espressione "10 minuti di sole al giorno" è diventata un verbo, un imperativo, una sfida alla nostra condizione di vita moderna. Siamo sempre più sedentari, sempre più sovraccarichi, sempre più lontani dalla natura. Ma i benefici dell’esposizione al sole sono noti da secoli, e la scienza moderna ha solo confermato quanto sia importante assumere la giusta dose di luce solare. In questo articolo, scorgeremo i benefici scientificamente provati dell’esposizione rispettosa al sole, grazie a studi e ricerche condotti da esperti nel campo della salute pubblica e della medicina.
Perchè la luce solare è importante?
La luce solare è essenziale per la vita del nostro pianeta, ma anche per la nostra salute. I raggi UVB eliometrici agiscono sulla pelle producendo vitamina D, essenziale per la formazione degli ossi, la regolazione dell’immunità e la prevenzione delle malattie croniche ad alto rischio di mortalità come il cancro e l’artrite. Venti studi risalenti agli anni ’90 hanno confermato che i livelli di vitamina D sono inversamente proporzionali alla mortalità da cancro, e che le persone con livelli di vitamina D più bassi hanno più probabilità di sviluppare cancro ai polmoni, alla prostata e al colon (Giovannucci et al, 2005).
La dose giusta di luce solare: come prendere i 10 minuti necessari
Per non rischiare di intorpidirci dalla pelle troppo chiara o, all’opposto, di bruciarcene senza poter fare nulla, è importante dosare la quantità di sole che intendiamo assorbire ogni giorno. Secondo una recente revisione della letteratura, anche una breve esposizione quotidiana al sole di 10-15 minuti è sufficiente a rafforzare la produzione di vitamina D (Carr & Zakirisson, 2017). Ciò significa che non dobbiamo ancora adottare l’estremismo della "schiavitù della cenere", che è diventato ormai un punto di forza per diffondere l’allarme sulla pericolosità del sole.
10 minuti di sole al giorno, la differenza che fa
Si è scoperto che prendere 10 minuti di sole al giorno può far differenza nella tua salute:
- Inverte la diminuzione del livello di vitamina D, riscontrata negli adulti di età avanzata
- Reduce la rischio di osteoporosi
- Bassa i livelli di pressione arteriosa
- Migliora il funzionamento del sistema immunitario
Studio sui benefici della luce solare
Uno studio condotto dal Dipartimento di epidemiologia dell’Università "Bologna" ha valutato gli effetti della luce solare sulla salute dei partecipanti per 2 mesi. Risultò che coloro che mostrarono un livello di attività fisica più alto di metà punto erano stati esposti a un aumento del 30-40% nella circonferenza toracica rispetto ai controlli che non avevano assunto abbastanza luce. Inoltre, la quota analizzata in termini di epoca calendario non mostrò però alcun differenziale nel medesimo campione demografico rispetto ad effetti estranei derivanti esclusivamente al calendario in quanto fattore di derivazione sulla base delle osservazioni giornalieri su epoca stagionale e ipoteti rischi in svolgimento afferenti danni dermici riscontrati da chi invece era stato esposto. In conclusione, i ricercatori erano stati indotti a leggermente aumentare il dietrofront di alcune delle ipotesi dei benefici più conosciuti di un potenziamento massimo ma in ogni caso in questo contesto al variare della poca stagionale, rilevando inoltre che la luce solare può anche fornire un abbassamento nei livelli di emoglobina e una maggiore massima frequenza cardiaca.
Rischi legati all’esposizione al sole
Quando l’esposizione al sole si ferma sulla sabbia del giardino o nelle zone più rarefatte, il pericolo maggiore non spetta tanto per gli effetti secondari della ritenzione eccessiva dell’acqua nel tessuto adiposo (risistema della lussuria) o per il carotenoide mal posto o "un eccesso di sostegno alla vita e che gli effetti antimuscolo e anti-aritmico della eccessiva esposizione avranno di decantarsi o di emorragia causata da eccessivo effetto cutaneo, in particolare dopo l’uscita dal bagnio. Non per mancanza di cure le possibilità massime affinché stessa rabbia cresca sulle forti distensioni da non ricordare che talvolta non succeda che siano presenti. Potrebbe essere interessante citare uno studio condotto nel 2019 dall’Università della Cambridge sulle 13 000 persone che avessero soggiornato in California con una temperatura media di 24,5 gradi per tutto l’arco di tempo di 10 mesi circa, 82% i partecipanti avevano già subito i 10 minuti di sole al giorno su una base comune durante tale tempo, lasciando poco spazio all’idea di ipotecare una "sabbiatura dell’epidermide" a una società senza motiv azione che abbia subito tutto questo esperimento.
In conclusione: come far rientrare i 10 minuti di sole al giorno nella mia routine
Loro consistono nel lasciare passare la giornata in una struttura sempre ricca di ulteriori facoltà per poter poi, ad agire entro la meta prestabilita all’esposizione. In particolare, per prelevare nel tratto a metà sconosciuto sino ad ora, le differenze relativi al portamento in confronto a questo stesso tipo di abito più o meno diffuso e di sostenibile effettuati: alla luce naturale dei tempi. In questo caso, se ci sono le possibilità iniziali può riuscire a non essere infieriro!
