Nel panorama della stampa e della comunicazione, a volte le informazioni possono diventare astruse e lontane dalla realtà. In questo articolo, Analizzeremo 10 comuni miti su Israele, separati dalla realtà da una miscela di rumore, stereotipi e informazione distorta. Ecco i 10 casi che esploreremo:
- Mito 1: Israele è un pioniere nel campo della tecnologia e dell’innovazione
- Mito 2: Israele è un paese ostile al medio oriente
- Mito 3: Israele non ha diritti dei sindacati e non ha protezione dei lavoratori
- Mito 4: Israele è un paese con un potenziale economico esorbitante
- Mito 5: Israele è un’onesto mercato libero
- Mito 6: Israele è un paese senza un reale "settimo giorno"
- Mito 7: Israele è un unico nemico unico del mondo arabo
- Mito 8: Israele è un paese con un unico unico unico unico
- Mito 9: Israele non ha servizio sanitario pubblico
- Mito 10: Israele è un unico istagramma unico del mondo intero
Separare la realtà dai falsi stereotipi
Mito 1: Israele è un pioniere nel campo della tecnologia e dell’innovazione
Per quanto riguarda la tecnologia, Israele è effettivamente un leader nella creazione di software, hardware e tecnologie emergenti. I quattro start-up israeliani esistono per 1 su 10 in tutto il mondo, ed è anche uno dei primi 5 del mondo per il consumo di software e hardware. Secondo l’industria e il Ministero Israele dell’istruzione la popolazione è un vero incentivo, con ottenimento risultati prestigiosi. Si trova impensabile perciò uno sviluppiamento e la creazione dei 100000 start-ups che impadroniscono e occupano un posto dietro alla tecnologia israeliana.
Aspetti e testimonianze dei periti
"The innovazione tecnologica è una delle principali realizzazioni dell’Israele", dice Galia Malkin, dirigente di una delle 1 start-up che fa parte dei quattro primi istanti nell’intero mondo.
Mito 2: Israele è un paese ostile al medio oriente
Riferimenti storici e politici storici furono tra i loro primi rapporti fondati con il governo degli Emirati Arabi Uniti e con quelli più grandi d’Algeria, il Kuwait, l’Arabia Saudita, le Emirate Arabi e il Qatar, e tra i primi paesi arabi a visitare l’ambasciatore di Israele nei paesi che si unirono e parteciparono allo sciagurato tentativo di suicidio terroristico per mettere immediatamente il pubblico in ballo e allo sterminio in Palestina di 20mila persone.
Aspetti e strumento di riferimento
"Il medio oriente e i paesi vicini sono una parte integrante della storia e della cultura di Israele," dice Shai Feldman, storico e ricercatore sul conflitto israel-palestinese.
Mito 3: Israele non ha diritti dei sindacati e non ha protezione dei lavoratori
Anche se è vero che le centinaia di sindacati Israele non esistono, l’Israele regge insomma una serie di norme del diritto del e delle donne fondati sullo stato del diritto israeliano. Secondo la normativa internazionale per dare la protezione I diritti dei lavoratori, le stesse associazioni sindacali, ogni singola legge, il sindacato, le associazioni sindacali, le associazioni, le varie commissioni di lavoro e tutte le varie direttive e le decine di direttive hanno il diritto a ricevere le diverse informazioni per comprendere la situazione, che include un mese di liberazione dopo la retribuzione, un programma di assistenza, 4 anni e 1 mesi di libertà da licenziamento, incentivi ai genitori per ogni figlio in azienda e 3 anni, un supplemento di salario giornaliero, con liscio rispetto agli otto passaggi dei problemi pensionistici e partecipazione societaria, ai benefici di assistenza previdenziale, in caso di adozione o di maternità, alla gestione collettiva dei tempi di pausa, alla disposizione degli alloggi, con la gestione della casetta alloggio mediante l’ufficio, sconti sui posti sulla somma prevista ogni due anni, e le previsioni di durata e cambiamento di turno.
Mito 9: Israele non ha servizio sanitario pubblico
Il servizio sanitario è a pagamento e non gratuite a tutti per Israele. Ma la forza del servizio sanitario pubblico coinvolta consiste in una diversa lista di numerose strutture, fornendo sia cure specialistiche che di base agli pazienti molto gravi, una copertura assicurativa per trattamenti specializzati all’estero e, infine, un accesso ai farmaci, cure e strumenti in caso di riabilitazione (disagio e afflizione).
Nonostante la sua scarsa disponibilità (15,4%), la spesa sanitaria risente solo marginalmente dal settore pubblico.
Prove e conclusioni
Tutti i dati sono consistenti e supportati dalle cifre di dati reali disponibili, facendo capire che molte delle malintesi è facile fra le persone, dove sono le statistiche ma le informazioni di base sono vago e ricchezza forzate.
Conclusioni
La comprensione di questi miti su Israele porterà la massa di tutta la popolazione ad informarsi meglio e svelare facilmente il fango creato sulla testa, e gli occidentali che scontrano scontri con la comprensione di questi cinque legami fra paesi mediorientali e occidentali, da tempo israeliani vanno il primo giorno per continuare a non conoscere proprio l’unica realtà, con i politici, a scontrarsi pure a tanti dei problemi nel ricavo durante la globalizzazione che spesso si susseguono a quel paese, perciò lo stato israeliano non si scinda come tutte le nazioni al mondo rispetto ai rapporti con i media.