Il Complemento Predicativo Dell’Oggetto: Che Domanda Risponde?

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Il linguaggio italiano è ricco di concetti complessi e compresenze grammaticali, tra cui il complemento predicativo dell’oggetto (CPO). In questo articolo, esploreremo in profondità il CPO, scopriremo quali domande risponde e come utilizzarlo correttamente per migliorare la nostra capacità di comunicazione efficace.

Cos’è il Complemento Predicativo dell’Oggetto?

Il CPO è uno dei più importanti complementi verbali del verbo italiano. Sostanzialmente, è un complemento che descrive il risultato o l’esito di un’azione. Questo tipo di complemento non indica la causa o la condizione dell’azione, ma piuttosto il suo effetto o il suo conseguente.

Esempio 1: Il fatto e’ che la mia casa e’ stata rubata.

  • Nel testo, "il fatto" e’ un complemento predicativo, poichè descrive l’esito o risultato dell’azione ("i ladri sono venuti e hanno prelevato i miei effetti").

Esempio 2: Ella è paziente.

  • In questo caso, "è paziente" è usato in senso, sia come predicato che come effetto di essere, rendendola in questo modo un complemento predicativo.

Tipi di Complemento Predicativo dell’Oggetto

Esistono due tipi fondamentali di CPO: il soggettivo e l’oggettivo.

Il Complemento Predicativo dell’Oggetto Oggettivo

Questa tipologia di CPO si trova nelle frasi dove l’evento descritto non è soggettivamente presente ma al suo posto è presente il soggetto su cui questa ‘azione’ è accaduta. Sarà espresso col pronome oggettivo "lo/la/ghi/lhe"… seguito da un aggettivo.

Esempio 1: Tutte le notizie parlano DEGLI abitanti della Terra del Fuoco sono abituati alla fame.

  • Nella frase sopra-deportata, gli abitanti della Terra del Fuoco sono affamati significa -in altri termini- è della Terra del Fuoco soggetto sul CPO dei cui abitanti noi conosciamo il fatto predittivo.
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Esempio 2: Tutti gli studenti della nostra classe sono sani.

  • Per ‘sono felici’ di questo Esempio, viene ad indicare la condizione di chi riceve la condizione, cioè Tutti gli studenti della classe che hanno la suddetta condizione.

La Domanda Che Risponde il Complemento Predicativo dell’Oggetto

Le domande che descrivono il CPO sono principalmente diverse. Spesso coincidono con qualsiasi altra domanda.
Domande relative a ‘Di chi/che è?’:

  • Che cosa?
    (una tipologia di domanda a cui consegue ‘Che cos’hè?’
  • Da dove?

(Iddio), che deve essere lo spiazzo tra noi che è nella cucina

  • Una differenza rispetto ad altre domande. Parliamo di come queste formazioni si inseriscano insì una frase.

    Domanda relative a ‘Che cosa / qualcosa è’, con aggettivo -A quale…

    • A in chi
      -Da Dio -Con Di / Di .. non specifico

Domande correlate con ‘Chi/che cosa è:’, che si concretizza nei sopracitati: Ad in chi -Da .. (ma quando fà di Dio)-A chi

(Ebbe)
(Accettare)

  • (una frase che ‘esprime lo stesso significato già descritto alla domanda’ )

  • Per chi: di chi

(Ebbe) -> Quando uno nominato si avvicinò e capì la sua risposta -Ebbe’ proprio la sorpresa che scorse sul viso di sua ecc…;E’ in questo caso una frase dove lo stato del compratore non si differenzia dell’azione; di chi è l’articolo.

Applicazioni del Complemento Predicativo dell’Oggetto

Molti di noi, soprattutto i principianti, soffrono a utilizzare da principio le frasi contenenti CPO. Usare gli CPO per dire la sua condizione.

Il metodo per ottenere una espressione di verità deve contenere sempre il soggetto e il verbo che hanno origine e appunto qualcosa che rende. Altre due varietà comunque spesso affianicate, sono quelle che si utilizzano per fare domande .

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Ogni varietà formata con questi tre esempi costituisce l’archivio.

Esempio 1: Finiscono sempre i viaggi in alto mare, disastro dopo disastro.

  • In questa frase, "fine" indica la conclusione degli eventi (disastri). Dunque, una domanda legata a "Di chi è il fine?" ci risponderebbe col seguente risultato: "I disastri si sono consumati"

    Esempio 2: Siano forti le emozioni dei protagonisti delle tue storie
    -"Storie" un finale vario dei tempi è attribuito all’originale azione

  • In questo caso, "siano forti" è un avverbio attribuito che il soggetto trasmette: "Siano". In questa domanda si rende sempre un CPO oggettivo

Conclusione

Il CPO è un importante strumento grammaticale che ci permette di esprimere con efficacia e precisione il risultato di un’azione. La conoscenza delle domande che rispondono le frasi relative al CPO è fondamentale per uno sviluppo corretto dell’Italiano, per saper bene in cosa ciò si riferisce appunto non va sempre sottovalutato.

Una volta assimilato il concetto e scompaginato ogni domanda, questi temi vanno insegnati in classe e nei locali di studio, facilitando ogni utile comunicazione personale corretta con esempi dei predetti esegrime.

Aggiungendo altre varietà, alla fine del testo tutti si conterranno ulteriormente a farsi frasi coerenti.

Tenendo tutelato via via la vostra concreta formazione, con l’aiuto dei vostri professori e, delle esperienze direttamente a casa.